Nel 1922 cominciarono così, a Cardano al Campo con l’assalto alla casa del Popolo, poi le camicie nere si abbandonarono a tre giorni di violenze contro singoli esponenti o i luoghi di ritrovo della classe operaia uno dei quali Francesco Buffoni parlamentare socialista, raggiunsero la casa mentre in casa si trovavano solo la moglie con un figlio. Gettarono dalle finestre libri e arredi e li diedero alle fiamme
A distanza di un secolo si intravedono riprese di attività che vanno oltre alle solite azioni o ai soliti rituali tollerati da un paese che non ha fatto i conti con la storia ma una vera e propria incursione sapendo di essere impuniti.
È quello che è avvenuto ad Azzate durante le celebrazioni istituzionali dell’anniversario del 25 Aprile dove i militanti neonazisti di Do.ra. hanno fatto irruzione minacciando gli organizzatori a causa di uno striscione esposto proprio contro Do.ra. e che vedeva la lettera “a” finale scritta al contrario.
Poi hanno srotolato lo striscione con i simboli del fascio littorio: “Nessuno si illuda si possa scordare il sangue versato per non tradire”. Cantando canzoni fasciste.