Gallarate Antifascista

Gallarate Antifascista

Anche a Gallarate l’ennesima polemica non si è fatta attendere, è arrivata puntuale come sempre, proprio dal palco di una giornata importante per il nostro Paese, il 25 Aprile, il giorno della Liberazione dell’Italia dall’invasore tedesco e la fine della dittatura fascista, il sindaco/podestà non la smette mai di fare il bambino capriccioso, adesso che poi “ci ha gli amici” al governo guai a voi che osate… “finalmente dopo anni il popolo ha scelto la destra” come se fino a ieri avessero governato i comunisti nel nostro paese.

Noi comunisti gallaratesi non abbiamo potuto seguire e contestare direttamente (lo avremmo fatto ben volentieri) il “sermone” di sua eccellenza il sindaco/podestà di Gallarate perché, nel momento in cui è cominciato il suo sproloquio, la delegazione cittadina del PCI stava rendendo omaggio al Primo Sindaco di Gallarate Francesco Buffoni, Socialista, sul cippo a lui dedicato nel cimitero Monumentale di Gallarate.

Abbiamo potuto però leggere e sentire le bazzecole, durante e anche dopo, pronunciate dal podestà dal palco, non ci meravigliamo lo sappiamo chi è, è un’anticomunista lo sappiamo è rabbioso nei confronti di chi gli ha dato la possibilità di parlare, la libertà, conquistata con la Lotta di Liberazione, con la Resistenza con migliaia di morti, di Partigiani, di antifascisti, di comunisti, di cattolici…

Sedendosi sullo scranno più alto (si fa per dire) con la sua rielezione e con al suo fianco i degni rappresentanti di questa destra si sente più sollevato, si sente il diritto dovere di non rappresentare tutti i cittadini gallaratesi ma solo una parte di essi, quella che più gli si addice.

E, come i bambini quando dicono bugie, quando le cose non sono andate come il bambino avrebbe sperato il bambino si vendica (quest’anno alla riunione preparatoria non sono stati invitati i partiti forse perché ci sarebbero andati solo i comunisti ed erano di intralcio) e così il prossimo anno non inviteremo l’ANPI perché ci fa perdere tempo…) alla faccia della democrazia, della Costituzione, della libertà e del rispetto verso i cittadini e le proprie Associazioni.

E dei comunisti, e delle bandiere rosse, il podestà cosa vorrebbe farne? visto che lui è stufo di vederli?, “per anni ho digerito in silenzio quelle bandiere del PCI all’interno del Cimitero, bandiere che rappresentano il regime totalitario che ha mietuto più vittime nel corso della storia” vorrebbe forse far fare a loro la fine che i fascisti fecero fare a tutti gli oppositori del regime? Ad Antonio Gramsci? fondatore del Partito Comunista d’Italia, incarcerato dal regime fascista, che proprio in questi giorni (27 aprile 1937) ricorre l’86° anniversario della morte?.

Le dichiarazioni degli alleati ci fanno capire che, nelle marionette, seppur nascosti o poco visibili, i fili ci sono sempre e c’è sempre qualcuno che li tira.

W IL 25 APRILE, W LA RESISTENZA, W I PARTIGIANI

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