E IL SETTIMO GIORNO RIPOSO’ PERCHE’ ERA IL PRIMO MAGGIO
7° GIORNO 1° MAGGIO
L’avevamo annunciato fin dall’inizio. Aver cura di questa giornata, il 1° Maggio, non è riposare. E’ impegno.
E’ difficile oggi parlare di Festa…le nubi all’orizzonte potrebbero annunciare tempesta e la Festa sarebbe bella che finita, anzi potremmo non vederla più. Un amico di Bologna, in mezzo alle tragedie di questi mesi, parla anche di Funerale del lavoro. Nell’isolamento forzato a tutela della salute ci siamo anche accorti che a volte “lavorare (nelle condizioni in cui il lavoro è stato ridotto) non ce l’ha ordinato il dottore”, anzi. I “capoccioni” della GNU ECONOMY annunciano dalla tv ciò che è un dato di fatto da anni: “la nuova normalità post Covid-19 sarà che qualcuno non ce la farà e per altri si apriranno possibilità”…si apre ufficialmente la lotteria dei destini “incrusciati”; per vedere i risultati in diretta basterà connettersi con zoom.
Dalla Costituzione nata dalla Resistenza:
Art 1 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione….”
…be’….guardiamoci intorno. Ma anche prima, giacché nel primo articolo del nostro Patto non si legge “è una Repubblica democratica fondata sul telelavoro, lavoro a chiamata, intermittente, così così…”
Raggiunto il 1° Maggio che è la meta, a contribuire a leggere ciò che ci circonda ci saranno gli interventi di due amici e compagni, Fausto e Pino, che sono e fanno sindacato in organizzazioni diverse, ma abitano la casa comune della lotta e dell’impegno a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori. Insieme a Fausto e Pino un altro amico fraterno, compagno da tempo del Comitato Antifascista pur nella distanza geografica: Giovanni. Fausto, Giovanni e Pino tenderanno il filo rosso che abbiamo svolto, con una serie di argomenti, tra il 25 aprile e il 1° maggio.
MA IL SETTIMO GIORNO SI RIPOSO‘? Forse. Sicuramente con un occhio aperto ed uno chiuso perché se da una parte è necessario rigenerarsi per affrontare il futuro incerto, dall’altra dovremo stare molto molto attenti a ciò che sarà e chiari su ciò che non vorremo che sia più.
Come abbiamo scritto 7 giorni or sono “antifascismo” è soprattutto progetto, almeno così la pensiamo noi del Comitato Antifascista di Busto A. Cercheremo anche di organizzare questi appunti perché le cose “rimangano” (ed ecco perché la scelta dello scritto, per uscire anche dall’attuale overdose da immegini). Per chi ci legge con voglia e a voglia, noi siamo qui. Se qualcuno o qualcuna volesse dare una mano a che queste idee camminino c’è anche il Comitato Antifascista di Busto
A. e questa mail vale per il contatto. Questo viaggio si conclude qui, per il momento e…LA RESISTENZA ORA E SEMPRE CONTINUA.
….grazie a tutte e tutti voi e a Saverio, Gigi, Cosimo, Giampaolo, Marco, Legambiente, Mario, Fausto, Pino, Giovanni…
W IL PRIMO MAGGIO!
di Fausto Sartorato >>> Fausto DIRITTO AL LAVORO!
Mi chiamo Fausto Sartorato faccio parte del Sindacato AdL Varese (Sindacato di Base) dopo 43 anni ed un mese di lavoro oggi sono pensionato. La pensione è una grande conquista! (in allegato i cenni autobiografici proseguono all’interno del discorso scritto, n.d.r.).
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di Giovanni Gaiera >>> Giovanni Gaiera 25 APRILE_ UNO SGUARDO SOCIALE ED EDUCATIVO
Giovanni Gaiera, classe 1962, medico di Malattie Infettive come prima formazione, educatore e antropologo per i più recenti interessi, da quasi 24 anni vive con la sua famiglia e lavora come volontario nella Comunità Cascina Contina di Rosate, una “casa di case” che ospita persone che attraversano differenti fragilità, dalla dipendenza da sostanze stupefacenti legali ed illegali all’infezione da HIV/AIDS,
dalle condanne per reati commessi da minorenni o da adulti alle difficoltà delle relazioni nelle proprie famiglie di origine. Con Emanuela, moglie pediatra di base, ha 2 figlie già grandi: Sara, ostetrica, e Maria, psicologa. E a fine agosto 2020 diventeranno nonni di una nipotina.
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di Pino Pizzo >>> 1 maggio 2020 Pino Pizzo
Pino Pizzo 53 anni eletto nella Segreteria CGIL Varese nel 2018, già Segretario Generale della Federazione del Commercio, Turismo e Servizi della Cgil dal 2009 e Presidente degli Enti Bilaterali del Commercio. Attualmente Responsabile delle Camere del Lavoro di Busto Arsizio, Gallarate e Malpensa. (col contributo “1° maggio 2020”).
PS Se qualcuno avesse perso qualche appuntamento, scriva pure che lo recuperiamo. Nei proxy gg indicheremo un link dove Osvaldo del PCI Fed. di Varese ha raccolto tutto il cammino step by step. Grazie Osvaldo per questo aiuto alla diffusione.
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E IL SETTIMO GIORNO RIPOSO’ PERCHE’ ERA IL PRIMO MAGGIO
6° GIORNO 30 aprile
Questo nostro viaggio dal 25 aprile al Primo Maggio, avrebbe dovuto sospendersi oggi, fare una “pausa” per lo scatto finale alla volta della meta nella nottata di domani. E’ stata una semplice questione di problemi avvenuti ieri di invio/ricezione di riflessioni scritte attinenti l’ambito sociale-educativo (che comunque una volta ricevute invieremo in altre occasioni di contatto-riflessione) sempre calate nella desiderata piazza della Liberazione “in presenza”, illuminate dalla Storia e rivolte al futuro.
Ma proprio ieri è giunto a questo indirizzo il contributo di un amico e compagno da sempre, che ha raccolto l’invito alla “reciprocità” delle comunicazioni e ha inviato lo scritto che troverete in allegato.
Con Mario la “pausa” si fa “pausa di riflessione”, incontrando di nuovo e in altro modo gli “appunti di viaggio”. Pensiamo che i pensieri che riguardano tutti, e pensiamo “il bene di tutti”, debbano essere il più possibile trasmessi, fatti circolare, e ci auguriamo al più presto discussi (ricostruire partecipazione, cominciare a prepararla, dopo l’epidemia che ci obbliga all’online…che il troppo smart, rende smort).
di Mario Agostinelli >>> Coronavirus e clima_Ago_Aprile_2020-2
MARIO AGOSTINELLI (biografia a cura del redattore): E’ stato ricercatore all’ENEA, sindacalista della CGIL e consigliere regionale, eletto in Lombardia. Sul piano internazionale opera da anni nel Forum Mondiale delle Alternative e nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, con lo scopo di costruire percorsi di coinvolgimento per affrontare la crisi ambientale, sociale e politica prodotta dall’attuale modello di sviluppo.
Portavoce del Contratto mondiale per l’energia e il clima.
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E IL SETTIMO GIORNO RIPOSO’ PERCHE’ ERA IL PRIMO MAGGIO
5° GIORNO 29 aprile
Quest’oggi ci avviciniamo alla Festa del Lavoro portando all’attenzione dell’immaginata piazza del 25 aprile 2020 questioni legate all’ambiente. E’ sotto gli occhi di tutti la crisi del sistema fondato sullo sfruttamento di uomini e ambiente. Il Covid-19 passerà (quando e come e a con quali perdite?), ma ad attenderci al varco ci sono le questioni ambientali che vengono a chiedere il conto all’umanità tutta di due secoli di depredazione e distruzione…e anche qui la maggiornanza pagherà per lo strabenessere di pochi…a meno che non ci si assuma subito la responsabilità verso il futuro, non pensando, come ci hanno sempre venduto fino ad oggi, alla felicità delle prossime generazioni misurata sugli standard attuali di consumo di un terzo del mondo, ma all’impegno a garantire a chi verrà di poter coltivare la propria umanità in pace e in pace con l’ambiente di cui
siamo una parte fra le tante. Un mondo che si salva deve necessariamente essere migliore. Fu nel pensiero di tanti e tante uomini e donne che presero parte alla Liberazione 75 anni fa.
“Parte”…parola che qui si ripete…e si estende in “partecipazione”, che incontreremo nello scritto di Legambiente Busto.
E’ un’idea nata dal Comitato Antifascista ma che cammina grazie a tante e tanti che hanno portato un contributo scritto e, scopriamo con piacere, a tante e tanti che stanno dandoci un “feedback” su questi nostri appuntamenti…siamo partiti con questo viaggio il giorno della Liberazione. ORA E SEMPRE VICINI NEL 25 APRILE.
PS: Se qualcuno volesse rispondere a queste ns fate pure scrivendo qui…mettete come oggetto “VIAGGIO 25 APRILE-1° MAGGIO”. Per vicissitudini varie il Comitato Antifascista di Busto A. al momento è sprovvisto di propria mail e stiamo comunicando da mail private.
Legambiente BustoVerde >>> 29.4.2020 – Liberazione, ambientalismo e partecipazione
Il circolo Legambiente BustoVerde è nato nella primavera del 2019 per volontà di un gruppo di cittadini che hanno ritenuto importante la presenza di un gruppo ambientalista attivo in città. Già dal primo anno il circolo ha raccolto un discreto numero di adesioni che gli hanno consentito di svolgere le tradizionali attività di Puliamo il mondo, Festa dell’albero ecc, di organizzare convegni ed avviare una serie di altre iniziative a livello locale. Le sfide ambientali richiedono il massimo coinvolgimento dei cittadini, il loro apporto di idee e proposte ed è per questo che anche in questo periodo di distanziamento sociale sono continuati gli incontri settimanali, sia pur on line, mentre proseguono gli appelli alla partecipazione per una fattiva collaborazione con il circolo. Legambiente.bustoverde@gmail.com
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E IL SETTIMO GIORNO RIPOSO’ PERCHE’ ERA IL PRIMO MAGGIO
4° GIORNO 28 aprile
La Festa del Lavoro si approssima in un momento in cui sia la Festa che il Lavoro sono sottoposti alla crisi dettata dall’epidemia da Covid-19, ma non solo.
Il 1° Maggio si avvicina. Si prosegue col contributo di un nuovo compagno di viaggio: Marco Caldiroli di Medicina Democratica e la sua visione scritta, sempre immaginando di rifare il 25 aprile 2020, in dimensione “pubblica presente”.
Dopo Saverio, Gigi e le riflessioni di Cosimo e Giampaolo, in allegato “il discorso del 25 aprile” di Marco Caldiroli che introduce così il suo DISCORSO 25 APRILE “UN ORIZZONTE DI SALUTE DOPO LA PESTILENZA DEL FASCISMO” (v. allegato)
“Quello che segue è un ipotetico comizio in una piazza da poco liberata e dove le diverse forze politiche antifasciste scaldano i motori per la successiva stagione di ricostruzione politica e morale del paese. Tra i temi quelli della sanità con la prima (settembre 1945
– vedi nota storica in fondo) proposta di Unità Sanitarie Locale realizzare solo nel 1978.
Anche se il comizio è ipotetico le situazioni e i dati riportati sono veri.”
di Marco Caldiroli >>> UN NUOVO ORIZZONTE DI SALUTE DOPO LA PESTILENZA DEL FASCISMO
Marco Caldiroli: (59 anni), tecnico della prevenzione dell’ambiente e dei luoghi di lavoro, operatore del Servizio di Prevenzione nei Luoghi di Lavoro della ATS Milano Città Metropolitana. Impegnato da quasi 40 anni a sostegno dei comitati e amministrazioni locali nell’esame di progetti di impianti ad elevato impatto ambientale e sanitario (trattamento rifiuti, inceneritori, petrolchimici, fonderie). Presidente attuale di Medicina Democratica Onlus (www.medicinademocratica.org). Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute è stata costituita nel 1976 da figure come Giulio A. Maccacaro e Luigi Mara. L’obiettivo principale del Movimento è quello di unire le vertenze del movimento dei lavoratori per la tutela della salute in fabbrica con le conoscenze dei tecnici per superare la neutralità della scienza (il suo asservimento al capitale) e modificare i cicli produttivi per la tutela dell’uomo e dell’ambiente. Al centro dell’elaborazione di MD da sempre è la unitarietà della lotta in fabbrica per la salute e della lotta nei luoghi di vita per l’ambiente salubre e il diritto alla salute (tra cui la riforma sanitaria del 1978). Particolare rilevanza hanno avuto e hanno le iniziative giudiziarie nelle quali sono state portate e difese anche scientificamente le ragioni delle vittime e degli esposti per il riconoscimento delle responsabilità padronali : dal processo alla chimica di Porto Marghera, ai processi Eternit, Thyssen Krupp, Tirreno Power, Enel Turbigo, Ansaldo Legnano, Montefibre, Solvay di Alessandria, crimine ferroviario di Viareggio, Enichem di Manfredonia, Fincantieri di Palermo e molte altre.
Un piccolo, ineludibile inciso sulla data odierna. Invitiamo chi ci legge a porre pensiero, “a latere” (ma non troppo) di questo nostro percorso, sul 28 aprile 1945 e la morte di Mussolini e ciò che seguì, questioni che non si possono affrontare e risolvere in poche frasi o qualche slogan.
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E IL SETTIMO GIORNO RIPOSO’ PERCHE’ ERA IL PRIMO MAGGIO
3° GIORNO 27 aprile
Continua il nostro count-down verso il 1° Maggio, trovando punti di partenza e guardando all’orizzonte, immaginandoci che sia ancora il 25 aprile e ci si possa trovare in piazza. Così, dopo Saverio ed il suo intervento per il Giorno della Liberazione e le riflessioni di Gigi circa “esserci fino in fondo”, in questo 3° appuntamento incontriamo i contributi di Cosimo e Giampaolo per il viaggio che dal 25 aprile porta al 1° maggio (e poi più in là ancora) in questo difficile primo quadrimestre 2020.
di Cosimo Cerardi >>> Costituzione e difesa dell’interesse generale
Cosimo Cerardi: laureato in Filosofia, perfezionato in Filosofia, laureato in Sociologia ad indirizzo politico Docente di ruolo di discipline giuridiche economiche presso la Scuola Pubblica della Prov. Di Varese. Autore di diversi saggi di carattere filosofico, G. Bruno, Ernst Bloch e J.Moltmann, e storico- ideologico, nello specifico, autori che fanno parte della storia del movimento socialista e comunista dell’Italia del 900, monografie che hanno investigato sul pensiero di K. Marx A. Gramsci, A.Bordiga, Eugenio Curiel, si ricorda la ricerca fatta sul storia della Resistenza a Busto Arsizio, “ Gli Scioperi del 1943-1944 a Busto Arsizio. E’ Segretario della Federazione Prov Varese del PCI.
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Giampaolo Sablich >>> 25 Aprile 2020 Costituzione Virus e Ultimi Giampaolo SABLICH
Giampaolo Sablich: è sposato con Laura Bignami, padre di tre figli. Laureato in fisica cum laude, fa il manager nel settore aereospaziale, dove si impegna anche sindacalmente. Cresciuto in gioventù in ambito cattolico, si occupa di politica democratica e partecipativa da oltre un decennio, prima come organizzatore di M5S in Lombardia (consigliere comunale 2011-2014) e successivamente come fondatore, assieme alla moglie Laura Bignami, di “Movimento Progetto PER”, una associazione socio-politica-culturale che ha come obbiettivo il rinnovo etico e democratico della politica italiana, in senso europeista, partecipativo, solidale ed ecologico. Insieme alla moglie segue con particolare attenzione gli ambiti della diversità e la differenza (Laura ha ottenuto in Senato il riconoscimento giuridico della figura del famigliare caregiver). Difensore e studioso critico della Costituzione Italiana, che ha difeso in più occasioni. Studia storia contemporanea, filosofia, comunicazione, scienze politiche e cognitive ed è appassionato di neuroscienze. Crede che il futuro dell’uomo sia nella conoscenza, nei valori dell’eguaglianza, nella democrazia e nell’aiuto agli ultimi. “Ognuno deve dare ciò che può e deve ricevere ciò di cui ha bisogno, pacificamente”.
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Si è concluso il 75° anniversario della Liberazione…e la Resistenza continua.
E così, come annunciato, si avvia quella che potremmo chiamare REsìSTIAMO “fase 2”, appuntamenti scritti quotidiani che speriamo siano graditi, contributi a riflessioni in corso che ci accompagneranno al 1° Maggio.
E IL SETTIMO GIORNO RIPOSO’ PERCHE’ ERA IL PRIMO MAGGIO 2° GIORNO 26 APRILE
…che poi non è vero, perché il 1° Maggio è un’altra di quelle feste civiche che impegnano in organizzazione, cortei e manifestazioni quanti hanno a cuore la Festa dei Lavoratori.
Ma se pensiamo che dal 25 Aprile ed il 1° Maggio passano proprio sette giorni, in queste settimane in cui una entità biologica microscopica minaccia le nostre vite e mina dalle fondamenta un sistema che si pensava “unico mondo possibile”, neoliberista, turbocapitalista, che comunque lo si chiami si fonda su sfruttamento, consumo, profitto, noi del Comitato Antifascista che da 12 anni interpretiamo il nostro agire politico-culturale in termini non solo “contro”, ma anche “per” (come fu l’idea di tanti partigiani e partigiane d’Italia per cui Liberazione coincideva con Costruzione e che sfociò nella Costituzione), abbiamo voluto prendere sul serio una delle frasi più ricorrenti di questi tempi di “restrizione e separazione” a tutela della salute di tutte e di tutti: “nulla sarà più come prima”.
Qualcuno ha rinforzato il concetto affermando “non si torni alla normalità, perché quella di prima (del Covid-19) non era normalità”.
Macerie di economie ed insicurezza diffusa e sette giorni dal 25 Aprile al 1 Maggio. Ad alcuni amici già compagni di alcune iniziative del Comitato Antifascista abbiamo chiesto di immaginarsi di parlare alla piazza del 25 aprile, (per quest’anno a causa dell’epidemia in corso trasformata in case, balconi, giardini, cortili) partendo dalla loro esperienza, conoscenza e sensibilità. Sarà sciogliere alcuni nodi del “filo rosso” che dalla Giornata della Liberazione arriva alla Giornata Lavoro. Scritti da condividere e, magari, su cui tornare; scritti perché rimangano.
Proveremo a proporre di giorno in giorno riflessioni, interventi, immagini e testimonianze scritte in varie e diverse forme che possano essere spunti non per la ripartenza di un convoglio trascinato verso l’ignoto da una testa indefinita e lontana (pare l’immagine tratta da Snowpercer, bel film di fantascienza) e destinato a deragliare di nuovo e magari peggio alla prossima crisi, ma per una ricostruzione, come dopo la guerra, la seconda guerra mondiale, perché dopo la prima c’è stato il fascismo. Ci piacerebbe che questi contributi di pensiero ci accompagnino al settimo giorno, in cui ci si possa alzare per una bella giornata di maggio di riposo e di festa, fuori dagli incubi del presente.
Dopo l’intervento scritto di Saverio Ferrari per il 25 aprile già inoltrato come”1° GIORNO”, l’allegato della presente mail contiene il contributo di Gianluigi Gherzi.
di Gigi Gherzi >>>> RICOSTRUIRE SENZA SOSTA LA SPERANZA
Gianluigi ‘Gigi’ Gherzi: attore, regista, scrittore e drammaturgo. Inizia la sua attività negli anni ’70 nel movimento dei teatri di base e poi col Teatro del Sole di Milano. Vince con Corona e Mattioli i premi Scenario (1989) e Stregagatto (1994 e 1998). Collabora con diverse realtà teatrali in tutta Italia e con diverse Università tra cui Bologna e Torino. Le sue opere sono pubblicate da Sensibili alle Foglie e AnimaMundi.
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E IL SETTIMO GIORNO RIPOSO’ PERCHE’ ERA IL PRIMO MAGGIO 1° GIORNO 25 APRILE
…che poi non è vero, perché il 1° Maggio è un’altra di quelle feste civiche che impegnano in organizzazione, cortei e manifestazioni quanti hanno a cuore la giornata dedicata al Lavoro.
Ma se pensiamo che dal 25 Aprile ed il 1° Maggio passano proprio sette giorni, in queste settimane in cui una entità biologica microscopica minaccia le nostre vite e mina dalle fondamenta un sistema che si pensava “unico mondo possibile”, neoliberista, turbocapitalista, che comunque lo si chiami si fonda su sfruttamento, consumo, profitto, noi del Comitato Antifascista che da 12 anni interpretiamo il nostro agire politico-culturale in termini non solo “contro”, ma anche “per” (come fu l’idea di tanti partigiani e partigiane d’Italia per cui Liberazione coincideva con Costruzione e che sfociò nella Costituzione), abbiamo voluto prendere sul serio una delle frasi più ricorrenti di questi tempi di “restrizione e separazione” a tutela della salute di tutte e di tutti: “nulla sarà più come prima”.
Qualcuno ha rinforzato il concetto affermando “non si torni alla normalità, perché quella di prima (del Covid-19) non era normalità”.
Macerie di economie ed insicurezza diffusa e sette giorni dal 25 Aprile al 1 Maggio. Ad alcuni amici già compagni di alcune iniziative del Comitato Antifascista abbiamo chiesto di immaginarsi di parlare alla piazza del 25 aprile partendo dalla loro esperienza, conoscenza e sensibilità. Sarà sciogliere alcuni nodi del “filo rosso” che dalla Giornata della Liberazione arriva alla Giornata Lavoro. Scritti da condividere e, magari, su cui tornare; scritti perché rimangano. Il Comitato Antifascista proverà a proporre di giorno in giorno riflessioni che possano essere spunti non per la ripartenza di un convoglio dalla testa indefinita e lontana (pare l’immagine tratta da Snowpercer, bel film di fantascienza) e destinato a deragliare di nuovo e magari peggio alla prossima crisi, ma per una ricostruzione, come dopo la guerra, la seconda guerra mondiale, perché dopo la prima c’è stato il fascismo. Ci piacerebbe che questi contributi di pensiero ci accompagnino al settimo giorno, in cui ci si possa alzare per una bella giornata di maggio di riposo e di festa, fuori dagli incubi del presente.
Apre questa serie di interventi Saverio Ferrari, un gradito ritorno, stavolta per iscitto, proprio per il 25 aprile antifascista bustese 2020 (V ALLEGATO).
il Comitato Antifascista di Busto A.
di Saverio Ferrari >>>>DALLA DATA DEL 25 APRILE LE RAGIONI DI UN PROGRAMMA DI LOTTA PER IL FUTURO
Saverio Ferrari: è nato e vive a Milano. Da anni studia il fenomeno delle destre radicali e si occupa di ricerche relative agli anni della strategia della tensione. Dal 1999 dirige l’Osservatorio democratico sulle nuove destre. Nel 2006 per Nuova Iniziativa Editoriale ha dato alle stampe, in allegato con «l’Unità», “Da Salò ad Arcore. La mappa della destra eversiva” e “Le stragi di Stato. Piccola enciclopedia del terrorismo nero. Da piazza Fontana a alla stazione di Bologna.”
Con la Biblioteca Franco Serantini ha pubblicato nel 2009 “Le nuove camicie brune. Il neofascismo oggi in Italia”, nel 2011 “Fascisti a Milano. Da Ordine nuovo a Cuore nero” e nel 2013 “I denti del drago.
Storia dell’Internazionale Nera tra mito e realtà”. Per la Red Star Press ha scritto nel 2016 “12 aprile 1973: il giovedì nero di Milano.
Quando i fascisti uccisero l’agente Antonio Marino”, nel 2018 “L’assassinio di Fausto e Iaio. Quel maledetto 18 marzo 1978 ore 19.57” e nel 2019 “La strage di Piazza Fontana. Venerdì 12 dicembre ore 16.37”.
Collabora con «il Manifesto» e «L’antifascista», il periodico dell’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (Anppia).