INIZIATIVE e COMUNICAZIONI

9 maggio giorno della Vittoria sul nazifascismo

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Busto A. 23 e 26 gennaio: MA SONO MILLE PAPAVERI ROSSI!

 

MA SONO MILLE PAPAVERI ROSSI 23 26 gennaio

 

 

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VARESE: PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ – LIBERATE NICOLETTA DOSIO –

 

 

 

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STRAGEDIE

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STRAGEDIE 12 DICEMBRE 2019 ore 21,15
Sala Gemella del Museo del Tessile
Via Galvani a Busto Arsizio

Incontro e memoria. Testimoni narranti, cittadine e cittadini con la medesima passione civile democratica ed antifascista. Sono studentesse delle superiori, insegnanti, signore e signori in pensione, che prendono tempo e spazio nella sera del 12 dicembre 2019 per attraversare con il pubblico partecipante ed itinerante quasi un secolo di Storia e di sangue. Perché non dimenticare è la prima forma di Resistenza.

il Comitato Antifascista di Busto A.

cogliamo l’occasione per ringraziare AdL Busto e CGIL Varese per il sostegno dato all’iniziativa e Saverio Ferrari per il contributo scritto

ti aspettiamo e ti invitiamo a diffondere l’iniziativa

12 dicembre 2019 BUSTO ARSIZIO a 50 anni dalla strage di Piazza Fontana a Milano un gruppo di ragazze e donne, insegnanti e signore in pensione diventeranno “testimoni narranti” delle STRAGEDIE che per mano nazi e fascista hanno insanguinato l’Italia da un secolo ad oggi. IL COMITATO ANTIFASCISTA DI BUSTO ARSIZIO SAPPIAMO TUTTO! Si è soliti dire che persista più di un mistero riguardo alla strage del 12 dicembre 1969. Nulla di più falso. Sappiamo moltissimo, quasi tutto, di questa tragica vicenda. Non ci si lasci ingannare dalle sentenze. Nelle attività di indagine sono state acclara-te le ragioni che ispirarono la strage in funzione di un salto di qualità nel percorso della “strategia della tensione” e messo a fuoco il complesso dei mandanti, tra verti-ci militari e ambienti Nato, complici ampi settori delle classi dirigenti e imprenditoriali, tentati da avventure eversive. Sono anche stati individuati gli esecutori materiali, ovvero gli uomini di Ordine nuovo, con il riconoscimento delle responsabilità personali di Franco Freda, Giovanni Ventura e Carlo Digilio. Sulla base delle carte che si sono accumulate, interrogatori, confessioni, incrocio di indizi, sarebbe addirittura possibile ricostruire il percorso compiuto dalla bomba col-locata all’interno della Banca nazionale dell’agricoltura. Gli ultimi duecento metri o poco più. Chi volesse in futuro dedicarsi a film o romanzi sulla strage di piazza Fon-tana, come è già accaduto, potrebbe prenderli in considerazione ai fini di una possibile sceneggiatura. Sarebbe possibile anche fare i nomi, ma siamo costretti a far finta di non saperli e a raccontare le mosse e gli atti di costoro come in un film o in un romanzo. Nomi di personaggi comunque ad oggi non tutti più processabili, dato il venir meno delle loro esistenze negli anni precedenti.

Saverio Ferrari-osservatorio democratico sulle nuove destre

E autore de “La strage di Piazza Fontana” redstarpress

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La scomparsa del compagno Remo Arnoldi marxista-leninista

Bandiere rosse e pugni alzati

Riceviamo e pubblichiamo

Stamane a Milano si sono svolti i funerali del compagno Remo Arnoldi marxista-leninista, fratello Partigiano, famiglia antifascista. Funerale civile con bandiera rossa con al centro l’effigie di gramsci, asta cimata in acciaio con falce e martello e stella.

E’ stato salutato al canto dell’internazionale, con pugno chiuso.

Remo ha militato nei movimenti marxisti-leninisti ed era molto conosciuto nel quartiere Lambrate.

Di seguito il Messaggio del Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia- Milano Roberto Cenati:

Esprimo anche a nome dell’Anpi Provinciale di Milano profondo cordoglio per la scomparsa del compagno Remo Arnoldi. Remo ha dato continuità, con il suo impegno per la difesa e l’attuazione della Costituzione repubblicana,alla partecipazione alla Resistenza contro il nazifascismo, del fratello Aldo.

Alla famiglia di profonda fede antifascista: alla figlia Rossella esprimo commossa vicinanza da parte di tutta l’Anpi.

Roberto Cenati – Presidente Anpi provinciale di Milano

 

Breve ricordo del compagno Remo

di Enzo Proverbio

Una famiglia Partigiana quella di sua provenienza;

una famiglia coerentemente antifascista quella da lui costruita con la compianta compagna Mirella e la amata figlia Rossella.

In un momento storico caratterizzato dalla generale amnesia per i valori costitutivi della nostra Repubblica antifascista, costruita sul sacrificio di una intera generazione  di uomini e donne di buona volontà, l’esempio che ci ha dato Remo per la fermezza delle sue idee e per la coerenza di queste con la quotidianità ha, ieri come oggi, un valore inestimabile.

Possiamo senz’altro affermare che il compagno Remo è stato Partigiano nella nuova fase della Resistenza, quella che ha caratterizzato due epoche: della ricostruzione prima, del dopo-’68 poi.

Nell’ultimo colloquio intercorso tra noi egli collocava tra i bisogni prioritari del momento la necessità di continuare la lotta per la vera democrazia attraverso la mobilitazione per l’attuazione della Costituzione nelle norme riguardanti il lavoro e la piena e dignitosa occupazione: un lascito testamentario dei Padri e delle Madri costituenti per le generazioni future, che hanno il compito di rendere compiuta la nostra democrazia partendo dal suo pilastro principale, quello del lavoro.

Aldo, Partigiano combattente armi alla mano, Remo, combattente disarmato per una società più giusta, fratelli di sangue e di idee,  rappresentano una continuità di valori che noi dobbiamo, nella nebbia in cui è avvolto il presente, saper distinguere e trasmettere ai nostri figli.

Enzo Proverbio – 6 Novembre 2019

 

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Serata di solidarietà  e di amicizia con il popolo Cubano

Venerdì 17 maggio 2019

Circolo Cuac Gallarate

 

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Cardano al campo elezioni comunali

Presentazione della lista “Cardano è”

 

 

 

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25 APRILE GALLARATE

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da ANPI Gallarate

«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.»

il 27 maggio 1949, con la legge 260 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive“)[6], essa è stata istituzionalizzata stabilmente quale festa nazionale:

«Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti: […] il 25 aprile, anniversario della liberazione;[…]»

Da allora, anche a Gallarate, come in tutta Italia, in osservanza  a quanto sopra, si celebra l’evento, con una manifestazione che coinvolge tutta la Città, snodandosi per le vie cittadine in un corteo sempre molto partecipato.

Anpi è certamente protagonista dell’evento, che negli ultimi due anni è stato ridimensionato per volontà dell’attuale Sindaco, che fa terminare la manifestazione al Monumento ai Caduti in piazza Risorgimento anziché, come logica vorrebbe e come è sempre stato, a quello della Resistenza in largo Camussi.

Invitiamo dunque tutti i cittadini, le Associazioni, i Sindacati, le Scuole cittadine, le Istituzioni democratiche alla più ampia partecipazione all’evento, a partire dal Cimitero Maggiore in via Milano, alle ore 9.15.

E invitiamo a seguire i vessilli di Anpi…

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25 APRILE BUSTO ARSIZIO

 

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PER UN’EUROPA SOCIALE, DEI POPOLI, DEI LAVORATORI

 

 

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FORMICHE ROSSE A VARESE

 

 

Giovedì 14 febbraio

Ore 21.00

SALA MONTANARI

Via dei Bersaglieri, Varese

 

QUALE SINISTRA PER IL XXI SECOLO

ne discutono

Rosa Fioravante – Ricercatrice Fondazione Feltrinelli, studiosa delle ideologie della globalizzazione

Mario Agostinelli – Ecologista, politico e sindacalista, opera nel “Forum Mondiale delle Alternative”

Dopo la proiezione del film documentario di Maurizio Fantoni Minnella

Il tema

Per troppo tempo la sinistra, nel rincorrere le sirene della globalizzazione e del mercato, credendo in un’impossibile redistribuzione della ricchezza, ha smesso di dialogare con la sua classe di riferimento, quella dei lavoratori, il popolo come si diceva un tempo, e che oggi invece viene sovente evocato da forze sovraniste e identitarie di forte matrice razzista  presenti in tutta Europa.

Quale sinistra, dunque, che non sia prona al profitto e sottomessa alle regole del gioco democratico che ci trascina verso il baratro dell’autoritarismo, per il XXI secolo?

 

Il film

Dopo la caduta del Muro di Berlino e con la fine dell’Unione Sovietica, l’idea comunista nel mondo viene subendo un considerevole ridimensionamento. Globalizzazione economica e neo liberismo la fanno da padroni dell’intero globo. In Italia, ad esempio, la deriva socialdemocratica di una sinistra che un tempo si definiva comunista, ha tuttavia lasciato emergere dalle secche di una storia secolare che sembra essere giunta alla conclusione, forme di resistenza, talora nostalgica di un sistema politico, il marxismo-leninismo, che garantiva, nella visione ideale di quanti ne sono rimasti fedeli, giustizia e uguaglianza sociale. Da tali premesse prende le mosse un film che, partendo dalla morte di un prete autenticamente comunista, il genovese don Andrea Gallo, racconta con sguardo disincantato le vite di alcuni comunisti, orgogliosi di esserlo, ma in una prospettiva umana ed esistenziale che ne rivela ingenuità e debolezze, rabbia e lucidità analitica e in fondo, il sogno di sempre, ossia quello di una società egualitaria e quindi più giusta. Antifascismo e leninismo, praticati ancora oggi da questi compagni “inossidabili” come formiche rosse, ridiventano un dovere etico e un imperativo categorico, parafrasando l’aforisma cartesiano: sono comunista dunque esisto.

 

I relatori

Rosa Fioravante Laureata in filosofia politica, ricercatrice, assistente di political sociology alla Luiss di Roma, blogger su Huffingtonpost online, autrice del volume Bernie Sanders quando è troppo è troppo, collabora con Acli Lombardia e il Centro Europeo Ecumenico per la Pace

Mario Agostinelli Eletto come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista, di cui è stato capogruppo, nel 2009 ha aderito a Sinistra Ecologia Libertà. Ha militato ne Il Manifesto e ha contribuito alla nascita del sindacato CGIL Ricerca. Nel 2002 è tornato all’ENEA presso il CCR di Ispra dove ha coordinato un gruppo di 36 ricercatori, quale responsabile di un progetto volto a introdurre sul territorio le energie rinnovabili e a creare occupazione nell’area dismessa dell’Alfa Romeo di Arese.

Nel 2004 ha dato vita a Unaltralombardia, un movimento per riavvicinare la politica alla società e rinnovare dal basso le forme della rappresentanza. E’ stato segretario generale della CGIL Lombardia dal 1995 al 2002. Sul piano internazionale opera da anni nel Forum Mondiale delle Alternative e nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, con lo scopo di costruire percorsi di coinvolgimento per affrontare la crisi ambientale, sociale e politica prodotta dall’attuale modello di sviluppo. E’ portavoce del Contratto mondiale per l’energia e il clima.

 

 

 

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BUSTO ARSIZIO:   SABATO 21 LUGLIO 2018 –

PASTASCIUTTATA ANTIFASCISTA

 

 

 

 

 

 

 

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Dichiarazione di Carla Nespolo, Presidente Nazionale ANPI sul bombardamento in Siria

 

“L’attacco alla Siria viola la legalità internazionale. Il Governo italiano lo condanni”

14 Aprile 2018

Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo

Chiediamo al Governo italiano di condannare l’attacco di stanotte di Stati Uniti, Inghilterra e Francia ai siti siriani. Si tratta di una ennesima e deliberata violazione della legalità internazionale. Per di più allarmano le minacce di ulteriori azioni militari. L’attacco di stanotte viola la sovranità di uno Stato, allontana la soluzione della guerra civile siriana, aumenta i pericoli per la pace nel mondo, destabilizza i rapporti internazionali, delegittima l’ONU, incoraggia il terrorismo e divide l’UE. È ora che in Italia e in Europa torni a farsi sentire un grande movimento popolare per la pace.

Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI

14 aprile 2018

 

 

 

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Il PCI accetta la sfida #poterealpopolo

 

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ASSEMBLEA NAZIONALE EUROSTOP

 

 

Il 2 dicembre si terrà a Roma, al centro sociale Intifada, l’assemblea nazionale di eurostop. 

All’assemblea nazionale di eurostop, alla quale parteciperà ed interverrà il compagno Mauro Alboresi, si voterà sulla partecipazione di eurostop alle prossime elezioni nazionali aderendo al fronte di sinistra di classe su cui stiamo lavorando. 

Inoltre il 7 dicembre, sempre a Roma, si terrà un’iniziativa di carattere nazionale sul centenario della rivoluzione di ottobre, con la partecipazione di studiosi di grande prestigio organizzata dalla nostra scuola di Partito.

 

 

 

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Comunisti a Soragna 07/10/2017

 

 

Soragna 07/10/2017 – nutrita presenza della federazione provinciale di Varese del Partito Comunista Italiano.

La democratica, composta risposta dei compagni comunisti, dei sindacati e delle sezioni ANPI giunti da tutto il nord Italia alle assurde, balorde e anticostituzionali rivendicazioni leghiste della giunta comunale di Soragna. Gli innumerevoli manifestanti sono poi sfilati compostamente per le vie del centro della cittadina, ribadendo ulteriormente che la democrazia in Italia non è in vendita. Una risposta ferma ai fascismi vecchi e nuovi, in contrapposizione ai gruppi speculativi finanziari in spasmodica attesa di spartirsi il bottino del bene pubblico italiano.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA di Comunisti a Soragna:

 

 

 

 

 

 

 

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LA FEDERAZIONE DI VARESE DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA’ ATTIVA DI

http://brigatesolidarietaattiva.net/2017/09/11/aggiornamenti-alluvione-livorno-2017/

Per chi vuole aiutare da fuori dalla Toscana, è possibile donare sul nostro conto PayPal

http://bit.ly/2w13Em3

indicando come causale “Alluvione Livorno 2017”. Il ricavato servirà a comprare materiale utile per i lavori di pulizia.

Al fianco del popolo livornese,
uniti siamo tutto, divisi siam canaglia

 

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 8° edizione della Pastasciuttata Antifascista di Casa Cervi 2017

BUSTO ARSIZIO 22 LUGLIO

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COMUNISTI IN FESTA 2017

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DALLE DONNE DI TUTTO IL MONDO LA FORZA DELLA LOTTA E LA FIDUCIA NEL CAMBIAMENTO

di Milena Fiore (componente del Comitato centrale del PCI)

Dal 19 al 23 giugno prossimi, a Roma, donne di tutto il mondo, militanti di organizzazioni femminili in lotta per l’emancipazione, la parità nella differenza tra i generi e la giustizia sociale, si riuniranno nella storica sede della Casa internazionale delle donne in occasione della sessione annuale della presidenza della Federazione democratica internazionale delle donne (FDIM/WIDF).

Fondata nel dicembre 1945 a Parigi, a conclusione di uno storico congresso a cui presero parte 800 donne, molte delle quali erano volti noti della Resistenza europea contro il nazifascismo, la FDIM/WIDF ha esteso nel corso dei decenni la sua presenza in tutti i continenti, grazie all’adesione di organizzazioni femminili aderenti ai movimenti di indipendenza nazionale e di liberazione dal colonialismo. In molti paesi, soprattutto del Sud del mondo, le associazioni aderenti alla FDIM/WIDF, spesso collegate alle forze della sinistra, sono vere e proprie organizzazioni di massa, impegnate sul terreno sociale e politico oltreché nella battaglia culturale.

Queste giornate di lavori culmineranno in tre iniziative pubbliche:

  • mercoledì 21alle 18 presso l’Archivio audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD), la presentazione del libro “La Federazione democratica internazionale delle donne. Capitoli nella storia”, di Galina Galkina a cura di Ada Donno;
  • giovedì 22 ancora all’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico alle 18 il dibattito con Bianca Pomeranzi su “Crisi del capitalismo e geopolitica del mondo multipolare: uno sguardo di genere”,
  • e infine sempre giovedì alle ore 20 presso il Caffè Letterario (via Ostiense 95) serata conviviale in solidarietà con la Palestina con la presenza fra gli altri dell’eroica compagna Intisar Elwazir, presidente della General Union of the Palestinian Women, e dell’ambasciatrice palestinese in Italia Mai Alkaila.

Saranno tre straordinarie occasioni per incontrare compagne e dirigenti politiche provenienti da popoli in lotta, dalla Palestina all’Iraq, da Cuba al Venezuela, dalla Grecia alla Russia, raccogliendo da loro esperienze, sollecitazioni ed esempi per la comune lotta da condurre in ogni paese, con le specificità che i diversi contesti e le diverse problematiche da affrontare impongono.

Non capiterà molto facilmente di trovarci riunite assieme e poterci confrontare con compagne dell’esperienza e dello spessore di quelle che saranno presenti a Roma, che potranno sicuramente aiutare anche noi compagne italiane ad avere una visione di più ampio respiro e a ritrovare la fiducia nella possibilità di una società umana, nella consapevolezza che un altro mondo è davvero necessario e possibile.

 

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L’ONDA NERA DEL POPULISMO

 

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8 APRILE 2017 OSPEDALE BUSTO ARSIZIO PRESIDIO COMITATO DIRITTO ALLA SALUTE VARESOTTO – NO ALL’OSPEDALE UNICO –

 

 

 

 

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SOLIDARIETÀ AL POPOLO RUSSO

S.E. Signor Sergey Razov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa nella Repubblica Italiana,

giungano attraverso Lei al Governo della Federazione Russa e al popolo russo le condoglianze e la vicinanza del Partito Comunista Italiano e della Federazione Giovanile Comunista Italiana per il vile attentato contro civili inermi avvenuto lo scorso 3 aprile alla stazione “Sennaya Poloshad” della metropolitana della città di San Pietroburgo che ha causato decine tra vittime e feriti. Con la presente, Le inviamo i sensi della nostra più alta considerazione.

 

Roma, 5 aprile 2017

Segreteria Nazionale Partito Comunista Italiano

Federazione Giovanile Comunista Italiana

 

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Rassegna Stampa:

  https://pcifederazionevarese.wordpress.com/dicono-di-noi/      http://www.legnanonews.com/news/cronaca/902688/pci_gallarate_no_all_ospedale_unico_gallarate_busto_#

http://www.varesenews.it/2017/03/raccolta-firme-per-il-mantenimento-degli-ospedali-di-busto-e-gallarate/607463/

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firma anche tu

martedì 28 marzo 2017 mercato Cardano al Campo

all’interno della campagna “PER UNA SANITA’ PUBBLICA, GRATUITA, DI QUALITA’, PER DIRE NO AI TICKET”, IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO di Gallarate prosegue la raccolta di firme (promossa dal “Comitato per il diritto alla salute del varesotto”  a cui aderisce il PCI provinciale) in cui si chiede il mantenimento e il miglioramento dei servizi degli Ospedali di Gallarate e Busto Arsizio e si esprime la contrarietà alla costruzione di un ospedale unico, questo martedì 28 marzo 2017 a Cardano al Campo, piazza Ghiringhelli (area mercato).

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LIBERIAMOCI DALL’EURO E DALL’UE

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GIORNATA MONDIALE DELLA GIUSTIZIA SOCIALE

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IL PCI CON L’ANPI RICORDANDO IL PARTIGIANO “FALCO”

(Angelo Pegoraro)

 

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BUSTO ARSIZIO

UNA SERATA NO!

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Mercoledì 19 Ottobre 2016 dalle ore 19,30 alle ore 21,00 presso il People in Via Concordia 1bis a Busto Arsizio

Interviene:

CARLO STELLUTI Presidente del “Comitato per il NO” di Busto Arsizio

Appare:

ALBERTO PATRUCCO Attore e musicista

Si intromette:

ELIS FERRACINI Teatrante

Il Comitato di Busto Arsizio per il NO al referendum sulla riforma della Costituzione propone una piacevole serata presso il People di via Concordia 1 aperta a tutti.

L’ingresso è libero.

Un modo semplice, divertente per trascorrere qualche ora assieme e per scambiarci qualche opinione sul prossimo appuntamento referendario.

Abbiamo l’impressione che “lo stile propaganda” abbia ormai preso il sopravvento su quasi tutti i media.

Noi vogliamo andare contro corrente.

Chiacchiereremo, ci divertiremo, ma soprattutto faremo il possibile per ragionare sul significato della nostra Costituzione Repubblicana, nata dal sacrificio dei nostri padri ed esporremo le nostre valutazioni sulle modifiche proposte dal Governo.

Vogliamo rendere partecipi delle nostre preoccupazioni tutti coloro che saranno con noi e vorremmo creare le condizioni perché tutti noi che siamo chiamati ad esprimere il nostro voto il 4 dicembre lo possiamo fare in piena consapevolezza.

Abbiamo visto un manifesto nella nostra città che dice: “vuoi ridurre il numero dei politici? Vota Sì”.

Quello che non si dice: “ …. Così la politica la farà uno per tutti ….”

E’ uno dei tanti imbrogli proposti dal “Prestigiatore” di turno.

 …lì c’è il trucco e non ci piace, da noi c’è il PaTrucco che ci piace tantissimo…

Noi siamo perché si riducano i politici di professione, dando però la possibilità a tutti i cittadini che lo vogliono, di partecipare alle decisioni politiche.

Vieni il 19 e ne parliamo!

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GALLARATE 13 OTTOBRE 2016

LE RAGIONI DEL NO

 

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Roma, 15 ottobre 2016 – Forum Europeo 2016. La “Via Cinese” e il contesto internazionale

 

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Abbiamo appreso in queste ore della scomparsa di un altro compagno, Benito Di Gregorio.
Il compagno Di Gregorio è stato Presidente del Comitato Politico Provinciale di Rifondazione Comunista sino dalla sua nascita, nel 1998 aderisce al Partito dei Comunisti Italiani e ricopre l’incarico di Presidente del Comitato Federale di Varese, noi lo vogliamo ricordare con affetto e porgiamo alla sua famiglia le più sentite condoglianze.

Partito Comunista Italiano

Federazione di Varese

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Oltre il muro dell’indifferenza c’è L’AVVENIRE dei GIOVANI

 

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MAURIZIO: A ROMA, IL 22 SETTEMBRE, CON TE

 

Nota di Ufficio Stampa: in attesa di raccogliere i tantissimi ricordi e i messaggi di cordoglio e vicinanza che stanno giungendo al Partito per la scomparsa del caro Maurizio Musolino e di  realizzare una pagina a lui dedicata, pubblichiamo il ricordo di Fosco Giannini, responsabile dipartimento Esteri

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La segreteria nazionale del PCI, dopo il Congresso Costituente del 24-26 giugno a Bologna, mi ha dato l’incarico di responsabile del dipartimento esteri. Un ruolo che doveva essere naturalmente ricoperto – se non fosse già stato attaccato dal male che ce l’ha portato via – dal compagno Maurizio Musolino, ben più capace ed esperto di me in questa materia. La prima cosa che ho fatto, appena ricevuto l’incarico, è stata quella di telefonare a Maurizio e chiedergli se poteva lavorare al dipartimento esteri, se poteva aiutarmi, essendo il suo aiuto imprescindibile. La prima risposta è stata un “no”: “ Ti ringrazio, ma non ce la faccio, Fosco. Non esco più di casa, sono troppo debole e un minimo lavoro mi accascia”. Lo disse con una voce flebile flebile, con un sussurro pieno di graffi, come provenisse  da un vecchio vinile. Poi ci fu il tentativo di colpo di stato in Turchia e la reazione di Erdogan. Fu naturale, per me, nonostante il suo precedente “no”, chiamare Maurizio, per sentire la sua opinione ed eventualmente – ma ci speravo poco, vista la sua stanchezza – chiedergli un articolo per il nostro sito. Maurizio, inaspettatamente, mi rispose con una voce meno flebile della prima telefonata. Sviluppò subito un’analisi profonda della situazione turca ( “E’ un colpo di stato della NATO – mi disse – e non tanto per cambiare il corso delle cose  – proseguì – ma solamente per sostituire Erdogan, un uomo che la NATO non riesce a piegare come vorrebbe ai suoi ordini. I comunisti non possono parteggiare – finì di analizzare – né con il colpo di stato, né con la NATO, né con Erdogan”). Alla recente Festa del Partito Comunista Portoghese ho avuto un incontro con la delegazione del Partito Comunista Turco, che ha sviluppato la stessa analisi di Maurizio.

Dopo la lettura sui fatti di Turchia, ho avuto l’ardire di chiedere a Maurizio un articolo per il sito del PCI. Dopo un po’ di resistenza mi ha detto di si. A volte si aspettano articoli per settimane. L’articolo di Maurizio era pronto il giorno dopo e nello stesso giorno Lucia (la compagna Mango) l’ha pubblicato.

Da allora, ho cominciato a chiamare Maurizio per ogni cosa e, soprattutto, per avere da lui indicazioni su come costruire il dipartimento esteri, il suo progetto di lavoro, i suoi obiettivi. Maurizio mi rispondeva – con mio stupore e gioia crescente – sempre con più passione e determinazione. Persino la sua voce era tornata tuonante, profonda, com’era nei tempi senza il male. Le sue indicazioni di lavoro erano sempre più precise, dettagliate, imponenti. In questo periodo ho sognato che la malattia stesse per essere sconfitta. Ci teneva molto alla campagna nazionale per l’uscita dell’Italia dalla NATO e sentivo che soffriva per non poter essere in campo, ma nel contempo era come se – in quella fase di speranza – si preparasse a tornarci, sul campo. Chi ha lavorato con  Maurizio sa che carattere, che temperamento avesse: forte, scevro da ipocrisie, chiaro e netto nelle critiche e senza subordinazioni di sorta, con nessuno. Quello che si dice “un caratteraccio”, un tratto, tuttavia, decodificabile attraverso la nota definizione di Oscar Wilde: “ Si parla di caratteraccio quando un uomo ha carattere”.  Tutti, in verità, sopportavano facilmente il carattere di Maurizio poiché, assieme a quello si sentiva forte – come un odore – la sua bontà d’animo, la sua generosità, persino la sua fragilità.

Nella fase (del passato agosto) dell’illusione – l’illusione che la malattia potesse essere sconfitta- Maurizio ha lavorato, per telefono, quotidianamente con me e ha fatto tanto per il lavoro del dipartimento esteri. Tanto, davvero. E aveva – assieme alla voce nuovamente possente – ritirato fuori il proprio carattere. Era critico e mi contestava totalmente un punto, per lui cruciale: non dovevo investire tutto il tempo e l’energia nelle iniziative della campagna contro la NATO, ma dedicarmi di più, con più attenzione, alla costruzione del dipartimento esteri. “ Prima l’organizzazione – mi diceva con voce non tanto amichevole – poi il lavoro. Se no, fai un casino”. Io gli rispondevo che occorreva una prima fase di lavoro sul campo, per rilanciare il Partito e, attraverso il lavoro, selezionare i quadri per il dipartimento. Maurizio era d’accordo su tale impostazione ma riaffiorava continuamente in lui il dirigente comunista che, senza struttura, diffidava – e giustamente – di ciò che chiamava “movimentismo”. Era una bella discussione – da Maurizio condotta- che ci univa e univa i compagni e le compagne del dipartimento in costruzione.

Ma, al di là di ciò, ero così contento che Maurizio avesse ripreso ad essere tosto e chiaro! Ero così contento che si arrabbiasse con me, poiché vedevo in ciò la ripresa della salute, il riemergere della vita. Il ritorno pieno della sua passione militante, il ritorno ad essere il dirigente comunista e internazionalista che era sempre stato mi faceva piangere; chiudevo le telefonate con lui intriso, nello stesso modo, di gioia vera e di amarezza per ciò che ancora poteva accadere.

Quando sono partito per Lisbona, per la Festa del Partito Comunista Portoghese, l’ho sentito, per chiedergli ancora consigli. Era il 29 agosto: la sua voce era ancora forte, il suo forte disappunto nei miei riguardi – che non ero ancora riuscito a dar forma al dipartimento esteri, nonostante le sue spinte e i suoi disegni – mi dava di nuovo una grande felicità. Alla fine della telefonata (l’ultima, l’ultima volta che ho sentito la sua cara voce, che ora mi manca da morire) ha voluto darmi come una carezza, una pacca sulle spalle, da compagno, e mi ha detto (non lo dimenticherò mai più) : “ Fosco, non far caso alle mie arrabbiature: mi tengono in vita. E poi mi arrabbio solo con chi stimo. Quando torni da Lisbona ci vediamo a casa mia. Se sei d’accordo, la facciamo lì la riunione per la costruzione del dipartimento esteri. Io faccio ancora fatica ad uscire. Ma ‘sta riunione dobbiamo farla, Cristo!”.

Non la faremo più con te, Maurizio. Ma appena la faremo – al più presto, te lo prometto – è chiaro che sarai con noi.

Come sarai con noi il 22 settembre a Roma, all’iniziativa sul Medio Oriente a cui hai lavorato tanto, che dovevi introdurre con la tua relazione, prima che il male rialzasse la testa come un serpente e ci togliesse ogni illusione.

A Roma, il 22 settembre, con te. Sarai idealmente sul palco a suggerirci della Siria, della Turchia, del Medio Oriente. Soprattutto del popolo palestinese, di cui sei e sarai per sempre un militante. Sarai sul palco per il PCI, per tutti i compagni e le compagne che ti hanno stimato tanto e tanto ti hanno voluto bene. Che ti vorranno bene per sempre.

Ci vediamo a Roma, il 22 settembre, Maurizio!

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IL PCI VARESINO CON LA REPUBBLICA DEL DONBASS

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Il Partito Comunista Italiano della provincia di Varese con il Comitato Ucraina Antifascista di Milano per la raccolta dei generi di prima necessità da destinarsi alle popolazioni del Donbass . per un internazionalismo antifascista contro le barbarie protonaziste dell’Ucraina.
Ieri, Oggi , sempre Resistenza

 

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 terremoto

 

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VERSO IL P.C.I.  –  LOMBARDIA  –  MILANO

DOMENICA 19  CENTRO CONGRESSI STELLINE

Cari compagni e care compagne,

l’Assemblea Costituente Comunista della Lombardia, si terrà al Centro Congressi Stelline sala Verdi in corso Magenta 61 a Milano. DOMENICA 19 giugno 2016 alle 9.30.

Nella zona intorno a corso Magenta è impossibile parcheggiare, per cui, se verrete in auto, lasciatela ai margini della città e poi usate il metrò linea rossa fino alla fermata Cadorna.

Poi proseguite per circa 200 metri. Via Carducci fino alla terza a destra è Corso Magenta, sulla sinistra al numero 61.

PCI LOMBARDIA

 

 

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VIVA IL PRIMO MAGGIO: – – A VARESE PER IL LAVORO, PER I DIRITTI, IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

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XXI GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE

 
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Si svolgerà a Messina, quest’anno, la giornata della memoria e dell’impegno che ogni anno raduna migliaia di persone provenienti da tutta Italia per ribadire l’impegno a non dimenticare.
 
Questa volta la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, nello stesso giorno, alla stessa ora, unirà Messina con tanti altri luoghi in tutta Italia, anche Varese!
 
Vi aspettiamo perciò lunedì 21 marzo in piazza Monte Grappa dalle ore 10 per assistere e partecipare alla lettura dei circa 900 nomi di vittime innocenti delle mafie. La lettura si protrarrà sino alle ore 13 circa e troverete un nostro banchetto informativo in piazza fino alle 16.
 
Certi di avervi lì con noi Vi auguriamo un buon 21 marzo!
 
Il Coord. Provinciale di Libera a Varese

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 2 MARZO 2016

OLTRE 30’000 VISITE AL SITO

GRAZIE

 

 

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Lettera del PCdI al Partito Comunista di Siria e la risposta dei compagni siriani

DA:     http://www.comunisti-italiani.it/2015/10/29/lettera-del-pcdi-al-partito-comunista-di-siria-e-la-risposta-dei-compagni-siriani/

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Dear Camrades Ammar Baghadsh,

The Communist Party of Italy reaffirms its deep friendship to Syria and to the Syrian people.

Since many years, Syria is under a harsh attack from the imperialist powers that want to suppress the free and independent voice of a country that doesn’t accept to be forced from neo-colonialism.

Since many years, the world overlooks the sufferings of all Syrian people. It represents a dramatic situation that couldn’t leave indifferent all democrats in the world.

The Communists of Italy, condemn any violation of Syrian sovereignty, starting from air strikes by French and Turkish incursions.

They express full solidarity to the Syrian Communist Party, engaged in a heroic resistance against religious obscurantism and capitalism murderess.

They wish justice and self-determination for Syria, and they appreciate the peace commitment of the legitimate government and institutions of the country in cooperation with the Brics’s countries and Iran.

Rome 28 sept 2015

Communist Greetings

International Department of PCdI

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Cari Compagni,

 
Vi inviamo il nostro sincero ringraziamento per il vostro messaggio di solidarietà con le lotte del nostro popolo siriano e con il Partito Comunista contro l’aggressione imperialista portata contro la nostra Patria, e per la condanna delle odiose azione compiute dall’imperialismo e dai suoi agenti dei regimi reazionari della regione e dai suoi mercenari dei gruppi terroristi oscurantisti.
 
Cogliamo l’occasione per esprimere il nostro grande apprezzamento per le relazioni con voi, nostro partito fratello, che il nostro partito cercherà sempre di sviluppare sotto la bandiera dell’internazionalismo proletario.
 
Saluti comunisti,
 
Partito Comunista di Siria
 
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Comrades in Italian Communist Party

Damascus, 9 October 2015

Dear comrades,

We extend our sincere thanks for your message of solidarity with the struggle of our Syrian people and the Syrian Communist Party in facing the imperialist aggression waged on our homeland, and condemnation the heinous actions carried out by the imperialism and its agents of reactionary regimes in the region and their clients of terrorist obscurantist gangs.

We take advantage of the opportunity to express our high evaluation of the relations with your fraternal party, and that our party will always seek to develop it under the banner of Proletarian Internationalism.

With comradely greetings,

International Relations Bureau

of Syrian Communist Party

 

 

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La guerra è alle porte

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Il Comitato contro la Guerra Milano

Venerdì 23 ottobre 2015, presso la Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, il Comitato contro la Guerra Milano ha organizzato l’iniziativa che ha per titolo “La guerra è alle porte”. Si terrà lì perché il nesso tra la guerra e i lavoratori è lampante, le sanzioni contro Siria e Russia lo dimostrano, quelle della Russia contro l’Italia anche.

È inoltre stretto il legame tra il TTIP e la politica della NATO, che dal 28 settembre ha iniziato le più ampie esercitazioni mai viste dalla fine della “Guerra” fredda, il “Trident Juncture”, che terminerà il 6 novembre. Purtroppo questo nesso inscindibile non è presente nella pratica comune di coloro che si dicono o contro l’uno o contro l’altro trattato.

L’iniziativa del Comitato contro la Guerra Milano è rivolta principalmente al Nord Italia, altre ve ne saranno al centro Sud. Ha anche lo scopo di fare chiarezza per una sinistra disarticolata, all’interno della quale parrebbe non si distingua il tema della alleanze. Quelle del Pivot USA con il Qatar e l’Arabia Saudita, con Turchia e governo israeliano al tempo stesso.

Non si può essere contro l’imperialismo ed al tempo stesso dalla parte della NATO, che addestra e finanzia jihadisti così come formazioni militari neonaziste in Ucraina… La confusione regna quasi sovrana nel perimetro della “sinistra”, una “sinistra” che incerta e confusa non sa procedere verso il campo aperto della società. Il balbettio è purtroppo quasi la norma e questo non giova certo alla causa comune.

Per questo occorre fare chiarezza, al fine di riuscire a lavorare con coerenza e costanza per affermare che l’Italia fuoriesca dalla NATO, affinché la NATO venga esclusa dal nostro Paese.

Il Comitato contro la Guerra Milano

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Chi teme che si discuta sulla NATO?

DA: http://www.marx21.it/index.php/internazionale/pace-e-guerra/26101-chi-teme-che-si-discuta-sulla-nato

Comitato No Guerra No Nato
comitatononato@gmail.com

Parlare sul ruolo della NATO e sul significato di quell’alleanza nello scenario internazionale attuale sembra essenziale in questo momento ma tale dibattito non trova spazio istituzionale.

E’ il caso del convegno “Per un’Italia ed un’Europa neutrali”organizzato dal Comitato No guerra No Nato che doveva tenersi prima in Senato, poi alla Camera e infine presso la sede della UE a Roma.

In seguito alle difficoltà e dinieghi posti dalle citate istituzioni, il Convegno si terrà a Roma il 26 Ottobre dalle ore 10,30 alle 17,30 presso il Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/a.

“Appare evidente quanto la contestazione della NATO e delle sue basi ed esercitazioni venga considerato un argomento scottante nelle sedi istituzionali del potere in Italia ed Europa” ha dichiarato a questo proposito Vincenzo Brandi, coordinatore del Comitato, la cui petizione per l’uscita dell’Italia dalla Nato ha superato le 15000 firme.
Il. Comitato segnala le numerose iniziative programmate per contestare l’esercitazione NATO Trident Juncture, che sta entrando nella sua fase operativa:

– 4 ottobre: Flash mob al Comando Nato di Lago Patria (Napoli) organizzato da Alex Zanotelli , No War Napoli e Coordinamento Pace e Disarmo (costituitisi in Coordinamento Trident).
– 10 ottobre, ore 15,30: incontro al CRC di Antella – Bagno di Ripoli, via Pulicciano (zona Firenze Sud) organizzata da ARCI – relatore Manlio Dinucci del Comitato No Guerra No Nato.
– 13 ottobre, ore 21,00: incontro presso il circolo Agorà di Pisa con Manlio Dinucci.
-14 ottobre, ore 17,00-20,00: flash mob a Roma, Piazza SS.Apostoli, organizzata dal Comitato No Guerra No Nato.
-23 ottobre, ore 21,00: incontro presso la Camera del Lavoro di Milano organizzato dal Comitato contro la Guerra di Milano – relatore Manlio Dinucci del Comitato No Guerra No Nato.
-24 ottobre: manifestazione nazionale a Napoli organizzata da Alex Zanotelli, No War Napoli e Coordinamento Pace e Disarmo (costituitisi come Coordinamento Trident). Concentrazione a Piazza del Gesù alle ore 14,30.
-25 ottobre: manifestazione a S.Maria a Trastevere – Roma, ore 13,30 , organizzata dal Comitato No Guerra No Nato, in occasione dell’arrivo della “biciclettata” Pisa-Roma contro le basi militari all’estero organizzata da Italia-Cuba e Circolo della Tuscia.
-26 ottobre: ore 10,30 – 17,30: convegno internazionale “Per un’Italia ed un’Europa neutrali” organizzato dal Comitato No Guerra No Nato  presso il Centro Congressi Cavour, Roma, via Cavour 50/a.
-31 ottobre: manifestazione a Marsala organizzata dal Coordinamento dei Comitati Regionali No MUOS e dal Coordinamento Provincia di Trapani contro la Guerra e la NATO.
-4 novembre: progettata manifestazione a Pisa con Alex Zanotelli.
-25-26 novembre: progetto di manifestazione a Firenze in occasione dell’incontro interparlamentare europeo.

Il comitato invita la popolazione e la stampa a partecipare a tali manifestazioni, in occasione delle quali sarà possibile intervistare i protagonisti.

Comitato No Guerra No Nato http://www.noguerranonato.it/

Petizione:
https://www.change.org/p/la-pace-ha-bisogno-di-te-sostieni-la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale

Ufficio Stampa Comitato No Guerra No Nato

Per interviste e approfondimenti contattare olivier.turquet@gmail.com 3395635202

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Ringraziamenti

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La pastasciuttata antifascista di CASA CERVI

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La Costituente Comunista: una prospettiva ambiziosa e necessaria 

http://www.marx21.it/comunisti-oggi/in-italia/25817-la-costituente-comunista-una-prospettiva-ambiziosa-e-necessaria.html

http://www.marx21.it/comunisti-oggi/in-italia/25815-dalle-acciaierie-di-terni-unaltra-adesione-operaia-alla-costituente-comunista.html

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di Domenico Losurdo*

Una sfida da affrontare e vincere

La Costituente comunista è una prospettiva ambiziosa e necessaria, e al tempo stesso una sfida temibile. Almeno in Europa occidentale la dura sconfitta subita dal movimento comunista tra il 1989 e il 1991 ha comportato un terribile impoverimento, oltre che sul piano teorico, anche su quello etico – politico.

Persino gli intellettuali che non si associano al coro impegnato a infangare la «forma-partito» si rivelano spesso incapaci di agire in modo associato. Sembrano aver dimenticato il significato dell’agire politico e soprattutto di un agire politico che intenda trasformare radicalmente la realtà esistente e che pertanto è costretto a scontrarsi con un apparato di manipolazione più poderoso che mai. Sappiamo dai nostri classici che la piccola produzione è il terreno sul quale attecchisce l’anarchismo. Gli odierni sviluppi della comunicazione digitale comportano di fatto un forte rilancio della piccola produzione intellettuale. Ed ecco che, nel clima venutosi a creare in seguito alla sconfitta del 1989-1991 e al connesso impoverimento etico – politico, non pochi intellettuali anche di orientamento comunista tendono a rinchiudersi ciascuno nel suo blog, nel suo sito, nella sua minuscola organizzazione.

In questo blog, in questo sito, in questa minuscola organizzazione il singolo intellettuale ha da misurarsi solo con se stesso e con pochi amici e affiliati, senza imbattersi nelle contraddizioni e nei conflitti che sono propri dell’agire politico in quanto agire associato. Abbiamo allora blog, siti, minuscole organizzazioni di orientamento comunista non privi di meriti e di pregi, ma assai spesso in misura diversa affetti da quella vecchia malattia che è l’anarchismo da gran signore, resa più acuta e più difficilmente curabile dall’impoverimento etico – politico cui ho accennato, e ora in grado di manifestarsi senza più ostacoli grazie ai miracoli della comunicazione digitale.

La Costituente comunista ci chiama a riscoprire il senso e il gusto dell’agire politico, facendola finita una volta per sempre con l’impoverimento etico – politico (oltre che teorico) provocato dalla sconfitta subita tra il 1989 e il 1991. Proprio per il suo carattere di svolta, la Costituente comunista è sì una prospettiva ambiziosa e necessaria, ma anche una sfida temibile: si tratta di sradicare l’anarchismo da gran signore, che da sempre ha insidiato l’organizzazione comunista ma che si è dispiegato paurosamente negli ultimi venticinque anni. I comunisti devono saper affrontare e vincere tale sfida senza mai perdere di vista, nel processo quotidiano di ricostruzione e di radicamento sociale del Partito, da un lato la grande storia di unità che è alle loro spalle, dall’altro i compiti drammatici e urgenti del presente che esigono la lotta organizzata contro il capitalismo, l’imperialismo e i crescenti pericoli di guerra.

* Filosofo, saggista e storico italiano di formazione marxista. La sua riflessione filosofico-politica, attenta alla contestualizzazione del pensiero filosofico nel proprio tempo storico, ha mosso in particolare dai temi della critica radicale del liberalismo, del capitalismo e del colonialismo, nonché della concezione tradizionale del totalitarismo (Arendt), nella prospettiva di una difesa della dialettica marxista e del materialismo storico.

I suoi lavori, che lui stesso fa rientrare nell’ambito della storia delle idee, hanno riguardato inoltre l’indagine delle questioni di storia e politica contemporanee, con una attenzione critica costante al revisionismo storico (risonanza ha avuto il dibattito da lui suscitato sulla figura di Stalin, su cui peserebbe una sorta di “leggenda nera”, costruita per screditare tutto il comunismo) e la polemica contro le interpretazioni di Furet e Nolte; si è quindi dedicato anche allo studio dell’antirevisionismo in ambito marxista-leninista. Dalla militanza comunista, alla condanna dell’imperialismo statunitense, alla valorizzazione dell’esperienza socialista cinese, è a tutt’oggi studioso, anche partecipe, della politica nazionale e internazionale: uno degli intellettuali comunisti più noto in ambito mondiale.

È Presidente dell’Associazione Politico-Culturale Marx XXI, ed uno dei più autorevoli promotori della Costituente Comunista

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Verso la Costituente Comunista

Care compagne e cari compagni, come sapete il 12 luglio a Roma si terrà l’assemblea nazionale dell’Associazione per la ricostruzione del partito comunista. Da lì prenderà l’avvio la costituente di una forza comunista in Italia. E’, per tutte e tutti noi, che lavoriamo da anni a questo obiettivo, un appuntamento di grande importanza al quale vi prego di assicurare la più ampia partecipazione.

La locandina va pubblicizzata il più possibile: nei giornali locali, sui nostri siti, nella rete in generale, sui giornalini di sezione e federazione…

Colgo l’occasione per ricordarvi che domenica 21 giugno sull’ultima pagina del “manifesto” apparirà l’Appello per la costituente. Le federazioni che vivono in luoghi dove non arriva la distribuzione del manifesto, possono ordinare le copie ad una edicola.

Fraterni saluti.

Manuela Palermi, Presidente del Comitato Centrale Pcdi

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Tre associazioni firmano un appello contro la distruzione di Siria, Iraq e Medioriente

da:    http://www.marx21.it/internazionale/pace-e-guerra/25644-tre-associazioni-firmano-un-appello-contro-la-distruzione-di-siria-iraq-e-medioriente.html

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L’urgenza è assoluta. L’avanzata mortale del sedicente Stato islamico e di altri gruppi fanatici in Siria e Iraq – ma anche in Yemen – può finire di uccidere il Medioriente ed è il frutto della complicità e cecità dei paesi Nato e delle petromonarchie loro alleate. Il documento che segue, firmato da tre organizzazioni di attivisti e fondato su fatti inequivocabili, intende lanciare l’allarme. Si rivolge a tutti. Tutti possono agire. Basta con l’inerzia degli ultimi anni. I popoli e i movimenti devono far pressione sui governi coinvolti in questa immane tragedia affinché si dissocino e boicottino chi l’ha provocata e ne è tuttora complice diretto o indiretto. Ma ci rivolgiamo anche ai paesi non occidentali (popoli e governi), affinché prendano in mano la situazione, isolando appunto i responsabili diretti e indiretti. (Marinella Correggia)

Dunque l’Occidente vuole che l’Isis prenda Siria, Iraq, Yemen…?  L’evidente incapacità della sedicente “coalizione internazionale anti-Isis” di fronte all’avanzata di terroristi – non solo Isis – in Siria e Iraq è forse frutto di una strategia? Il ministro Alfano ha detto in Parlamento: “Facciamo parte della grande comunità occidentale che combatte al meglio il terrorismo”. Doveva dire: “La comunità occidentale che aiuta al meglio il terrorismo”.


Perché in Iraq a Ramadi nella provincia di Anbar la sedicente coalizione anti-Isis non è riuscita a fermare con bombardamenti aerei una visibilissima e isolata colonna motorizzata di terroristi armati nel deserto iracheno? Come mai gli Usa hanno intimato giorni fa al governo iracheno di respingere nelle retrovie le milizie sciite anti-Isis, e lo stesso è accaduto a Tikrit?

Come mai l’Italia non vede quel che sta succedendo a Palmira e in tante altre parti della Siria dove l’avanzata dei terroristi lascia una scia di assassini settari? Come mai non vede che se le forze jihadiste prenderanno il paese, la mattanza in corso si estenderà dappertutto assumendo dimensioni inimmaginabili di vendetta settaria e catastrofe umanitaria? Presto non ci sarà un luogo dove fuggire. L’unica forza residua che può contrastare questa funesta prospettiva è il governo e l’esercito siriano, in grave difficoltà per la mancanza di rifornimenti e – ormai – la scarsità di uomini. Quindi esortiamo i governi coinvolti a far prevalere la ragione. Mettere da parte ogni considerazione di natura politica e salvaguardare la vita umana: il pericolo che incombe non è solo un pericolo per i siriani, è un pericolo per tutti, è il pericolo che diciamo a parole di voler fronteggiare anche nei nostri paesi. Bisogna togliere dall’agenda l’obiettivo di rovesciare il governo siriano.

Perché invece l’Occidente lavora per indebolire l’esercito siriano, avversario dell’Isis,addestrando i gruppi armati islamisti – lo fanno gli Usa in Turchia e Giordania con la coalizione di salafiti, al Nusra, Fratelli musulmani detta Esercito della Conquista che controlla Idlib?

Perché l’Italia e i paesi occidentali non interrompono le collusioni dirette e indirette che favoriscono l’avanzata delle forze jihadiste in Siria e Iraq, dove diversi membri della sedicente coalizione anti-Isis (Arabia saudita, Turchia, Qatar, Stati uniti) continuano ad appoggiare – violando oltretutto il diritto internazionale l’avanzata di gruppi terroristi rifornendoli di armi e denaro, facendoli passare attraverso le frontiere, addestrandoli? Del resto da documenti statunitensi de-secretati, questa strategia in funzione antiAssad era già portata avanti dall’Intelligence Defence Agency nel 2012

Perché il sedicente “Gruppo di lavoro per il contrasto al finanziamento dello Stato islamico”presieduto da Arabia Saudita, Italia e Stati uniti non fa nulla?  Doveva contrastare lo sfruttamento delle risorse della regione (petrolio, beni archeologici, depositi bancari trafugati), interrompere il flusso di fondi dall’estero (donazioni o riscatti). In due mesi ha forse fatto il contrario? L’Isis ottiene quel che vuole ed “esporta” petrolio. A chi?

Perché l’Italia ha come primo acquirente di armi l’impresentabile Arabia saudita con il rischio che i sauditi regalino armi italiane all’Isis o ad altri gruppi terroristi?  Secondo lo stesso ex ambasciatore statunitense in Siria Robert Ford, ha praticamente fondato – con consenso Usa – l’Isis nella regione per destabilizzare Siria e Iraq, alleati dell’Iran.

Perché l’Italia non si è opposta ai bombardamenti dell’Arabia saudita sullo Yemen che hanno causato moltissimi morti civili e danni enormi in un paese povero, favorendo al Qaeda? Perché l’Italia continua a essere complice della distruzione di interi paesi?

Perché la sedicente Coalizione anti-Daesh raduna i padrini di tutte le al Qaede, Stati che hanno alimentato, protetto, foraggiato, politicamente agevolato i gruppi terroristi? Prima con la guerra di Bush in Iraq. Poi con la guerra della Nato in Libia nella quale la Nato fece da aviazione a gruppi estremisti poi migrati nell’Isis . Poi con il sostegno a “ribelli” siriani.

Rete No War
Coordinamento nazionale SiriaPax
Assadakah Centro italo-arabo e del Mediterraneo

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PRIMO MAGGIO A KIEV
Il coraggio dei compagni ucraini: manifestazione organizzata dal Partito Comunista d’Ucraina, dall’Organizzazione dei Veterani e da altre associazioni a Kiev. Presenti esponenti dei Partiti Comunisti dell’ex URSS nonché Portogallo, Grecia, Brasile e di altri paesi.
“Nonostante il divieto di celebrazioni in onore della giornata di solidarietà internazionale dei lavoratori, il partito comunista d’Ucraina, congiuntamente con l’organizzazione dei veterani dell’Ucraina ha tenuto un comizio.”
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25 APRILE

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https://youtu.be/6IdoEGk5Fak

 

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io partigiano senza medaglie

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CONTRO IL JOBS-AKT

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DALLE DONNE LA FORZA DELLA DIFFERENZA… 

Care compagne e cari compagni,
domenica 15 marzo, dalle ore 9 alle ore 17, si svolgerà a Napoli la prima assemblea nazionale delle donne del Partito Comunista di Italia.
Si tratta di un appuntamento importante e significativo, a cui tutte e tutti possono partecipare portando il loro contributo, la loro esperienza, il loro punto di vista.
La valorizzazione delle compagne è un obiettivo che il PDcI considera centrale, perché centrale è per le comuniste e i comunisti il raggiungimento della parità di genere in una società in cui rimangono ancora pesanti le discriminazioni, sia nel lavoro che in famiglia che nella stessa società.
 
Fraterni saluti.
La Presidente del Comitato Centrale
Manuela Palermi
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LA PARABOLA DELL’IRI E LE NUOVE PROPOSTE….

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http://www.comunisti-italiani.it/2014/09/29/lappello-una-associazione-per-la-ricostruzione-del-partito-comunista/
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ricordando l'ottobre
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Conferenza Politica ed Organizzativa Nazionale Regione Lombardia
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Conferenza Politica ed Organizzativa Nazionale

“L’attualità della ricostruzione del Partito Comunista, a 23 anni dallo scioglimento del PCI. Tenere aperta la questione comunista in Italia, in Europa e nel mondo”

il documento in pdf  >>>>> Conferenza Politica ed Organizzativa Nazionale _1_

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I COMUNISTI ITALIANI PER LE ELEZIONI EUROPEE: LE NOSTRE IDEE, IL NOSTRO PROGRAMMA

Comunisti in Europa, uniti per la pace, il lavoro e la solidarietà internazionale – 

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La crisi che ha investito l’Europa negli ultimi anni ha messo sempre più in chiaro il carattere regressivo dell’Unione Europea, evidenziando il carattere oligarchico e antidemocratico del suo funzionamento, il connotato di classe, euro-atlantico e neo-imperialista delle sue politiche, il pesante condizionamento delle sovranità nazionali degli Stati membri.

Le decisioni assunte in questi anni (sempre condivise dalla maggioranza dei partiti socialdemocratici e popolari/conservatori al governo nei diversi Paesi europei) hanno impoverito decine di milioni di persone, devastando la Grecia e infierendo su molti altri Paesi cosiddetti periferici dell’Unione. Ed hanno prodotto una politica estera militarista e neo-imperialista nei confronti di Paesi come la Libia, la Siria, l’Ucraina, che punta ad estendere minacciosamente le frontiere della Nato fino ai confini della Russia. Una politica che è giunta a minacciare Russia, Cina e paesi non allineati con lo scudo spaziale ed una politica di riarmo nucleare e convenzionale.

Non si tratta di semplici “errori di percorso” guidati da valutazioni politiche sbagliate, ma della logica conseguenza dell’impianto neo-liberista ed euro-atlantico dei Trattati europei: un impianto che fonda la concorrenza tra i Paesi dell’Unione, e in particolare dell’Eurozona, da un lato sull’abbassamento del costo del lavoro e sul taglio ai diritti dei lavoratori (dumping sociale), dall’altro sulla riduzione della fiscalità alle imprese (dumping fiscale). E su una politica estera subalterna alla Nato.

Nella società disegnata dai Trattati europei, il ruolo dello Stato nell’economia deve ridursi ai minimi termini, le prestazioni sociali e pensionistiche devono essere affidate al mercato (ossia ai grandi monopoli privati), il fabbisogno finanziario degli Stati deve essere lasciato in balìa della speculazione e dei mercati finanziari internazionali, mentre alla banca centrale è vietato acquistare titoli di Stato e imposto di rivolgere le sue politiche monetarie esclusivamente alla lotta contro l’inflazione, negando allo Stato ogni funzione trainante di sviluppo e di programmazione.

Rispetto alla logica privatista del mercato, non ci sono diritti e beni pubblici o comuni che possano rivendicare una loro priorità. Questa è la logica che informa i Trattati UE: la logica del capitalismo neoliberista. Tutto questo è già chiaro almeno dall’Atto Unico Europeo (1986) e dal Trattato di Maastricht (1992), che diede avvio della moneta unica, e al quale non a caso i comunisti – in Italia e in Europa – si opposero.

La crisi iniziata negli Stati Uniti nel 2007/2008, che si è subito estesa a tutti i Paesi a capitalismo maturo, ha sancito il definitivo fallimento di questo modello economico. Il disperato tentativo di tenerlo in piedi è avvenuto attraverso salvataggi di banche e imprese con denaro pubblico, su una scala che non ha precedenti storici. Questi salvataggi, che soltanto in Europa sono costati alle finanze pubbliche oltre 1.600 miliardi di euro (pari al 12,6% dell’intero prodotto interno lordo dell’Unione Europea), ha comportato, assieme alle minori entrate fiscali provocate dalla crisi, un drastico peggioramento delle finanze pubbliche in tutti i Paesi.
A questo punto si è passati a smantellare il sistema di europeo di Stato sociale, scoprendo di colpo l’“insostenibilità” dei conti pubblici (di cui ci si era dimenticati quando si trattava di salvare le banche o di finanziare le spese militari). E si è giunti a prevedere misure di “austerity” severissime, l’obbligo del pareggio di bilancio e addirittura della riduzione del debito pubblico in una proporzione che costringerà l’Italia a manovre restrittive di finanza pubblica per 50 miliardi annui, che avranno come conseguenza il massacro definitivo dello Stato sociale.

Questo è stato fatto nel corso di quella che per il nostro Paese è la peggiore crisi dall’Unità d’Italia, e per il nostro continente è la peggiore dal 1929.

Gli effetti, sull’Italia come su gran parte dei Paesi europei, sono stati devastanti: in una crisi già grave non solo non è stato effettuato alcun intervento e investimento pubblico in funzione anticiclica, ma è accaduto il contrario: i tagli al bilancio pubblico e l’aumento delle tasse per i cittadini hanno definitivamente messo in ginocchio la nostra economia, creando milioni di disoccupati e facendo fallire decine di migliaia di imprese.

A 6 anni dall’inizio della crisi la ricchezza del paese è diminuita di quasi il -10%, la produzione industriale del -25% e gli investimenti produttivi del -30%; la disoccupazione è al 13%, e supera il 42% tra i giovani, con punte del 70% nel Meridione e nelle isole.

La situazione è chiara nella sua drammaticità: il vincolo di cambio rappresentato dalla partecipazione alla moneta unica e il vincolo di bilancio pubblico rappresentano una tenaglia che sta stritolando la nostra economia.
Questo sconvolge la vita di milioni di famiglie e cancella diritti conquistati in decenni di lotte. Aumenta la disuguaglianza e diminuisce le protezioni sociali.
Infatti, la strada per recuperare competitività che l’Unione europea richiede e i nostri ultimi governi hanno condiviso è quella delle cosiddette “riforme strutturali”, al cui centro sta la cosiddetta “svalutazione interna”, ossia la riduzione di salari e pensioni.

È una strada che non risolve i problemi economici del nostro Paese e precipita nella miseria un numero sempre maggiore di persone.

Contro tutto questo, e in nome di una politica strategicamente alternativa all’Unione europea, i comunisti italiani, in sintonia con le forze che si sono dimostrate più affini al loro programma:

1.Riaffermano i valori della Costituzione repubblicana, l’indisponibilità a vanificare i diritti da essa contemplati e la superiorità della Carta costituzionale rispetto a qualunque trattato internazionale.

2.Riaffermano che diritto al lavoro e diritto a una equa retribuzione (art. 35, 36), all’istruzione (art. 33), alla salute (art. 32), all’assistenza sociale (art. 38), lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico (art. 9), perseguimento della pace (art. 11) rappresentano diritti inalienabili inscritti nella nostra Costituzione e come tali si battono per la loro realizzazione. Qualora questi diritti siano negati da trattati internazionali, siano essi quelli dell’Unione Europea o della NATO, sono questi ultimi a dover essere inapplicati e denunciati.

3.Ritengono che nell’attuale  quadro strategico, strutturale e istituzionale dell’Unione europea (e con gli attuali rapporti di forza tra le classi) ogni ulteriore cessione di sovranità costituirebbe un ulteriore allontanamento dai valori e dal sistema di garanzie previsti dalla nostra Costituzione, e al contrario riaffermano la necessità di riappropriarsi di pezzi fondamentali di sovranità che sono stati ceduti alle istituzioni europee: a partire da quelli che comportano l’intervento dello Stato nazionale in economia e la sua politica estera e di sicurezza.

4.Si battono per la radicale revisione degli ultimi Trattati e in particolare per l’abolizione dei vincoli di finanza pubblica introdotti dal Trattato Europlus del 2011 e dagli accordi successivi, e quindi anche per l’eliminazione del nuovo art. 81 (pareggio di bilancio) e delle connesse modifiche apportate agli artt. 97, 117 e 119 della Costituzione. Questi articoli rappresentano infatti un corpo estraneo nella nostra Costituzione, che concorre alla non esercitabilità – e quindi alla negazione di fatto – di gran parte dei diritti fondamentali che essa prevede. Ove la modifica dei Trattati europei risulti impossibile, chiedono la denuncia unilaterale di questi Trattati e di questi accordi da parte dell’Italia.

5.Contrastano ogni tentativo di revisione in senso autoritario, anti-proporzionalista e/o presidenzialista delle leggi elettorali, e sostengono una riforma istituzionale che metta al centro il ruolo di una solo Camera, a condizione che essa sia eletta con sistema proporzionale puro.

6.Respingono leggi e misure volte alla soppressione di ogni forma di finanziamento pubblico dell’attività politica. Esso va certamente modificato, regolamentato e reso trasparente, ma non abolito: perchè ciò favorirebbe unicamente il primato delle forze politiche che – come avviene negli Stati Uniti – traggono le loro risorse dal finanziamento privato dei grandi gruppi capitalistici e finanziari a cui sono asserviti, affermando di fatto un primato politico-istituzionale delle forze politiche legate alla grande borghesia, penalizzando o escludendo quelle che rappresentano il mondo del lavoro. La lotta contro gli sprechi e la corruzione della politica va perseguita colpendo innanzitutto i privilegi vergognosi di cui hanno goduto per anni il ceto politico e alcuni strati della burocrazia statale.

I comunisti italiani si battono, al pari di molti partiti comunisti e di sinistra degli altri Paesi europei, per un radicale cambiamento delle politiche europee, che preveda:

7-la fine delle politiche di austerità nei Paesi periferici

8-l’espansione della domanda interna in Germania (che con la sua concorrenza basata sulla compressione dei salari e l’ostinato rifiuto di trasferire a essi gli aumenti di produttività sta distruggendo le economie di gran parte dell’Eurozona)

9-l’attribuzione di un ruolo attivo alla Banca Centrale Europea anche nella lotta alla disoccupazione e non soltanto in quella all’inflazione (al pari di quanto già fanno tutte le banche centrali del mondo).

10.I comunisti italiani ritengono che qualora questi obiettivi non siano raggiungibili l’Italia debba mettere in discussione la stessa partecipazione alla moneta unica europea.
11. In Italia, i comunisti italiani si battono per la realizzazione degli artt. 41, 42, 43 della Costituzione che indicano la centralità del settore pubblico dell’economia per una programmazione democratica, prefigurano una economia mista (pubblica, privata, cooperativa), prevedono espropri e nazionalizzazioni a fini di pubblica utilità. Senza un intervento pubblico programmato, che rompa col liberismo, è illusoria non solo una fuoriuscita progressiva dalla crisi, ma anche una pura e semplice ripresa economica e un piano del lavoro che riduca disoccupazione e precarietà, salvaguardando i diritti fondamentali del mondo del lavoro;

12. Il reperimento delle risorse volte al finanziamento di un intervento pubblico nell’economia e della modernizzazione di uno Stato sociale avanzato va attuato attraverso la drastica riduzione delle spese militari, la lotta contro l’evasione fiscale, il riequilibrio delle aliquote a favore dei ceti medio bassi, imposte sui grandi patrimoni, abolizione dei privilegi e riduzione degli stipendi dei parlamentari.
Dal punto di vista della politica estera dell’Unione Europea e degli Stati che ne fanno parte, i comunisti italiani:

13-si battono contro il riarmo e contro le strategie espansionistiche della NATO,
condannano ogni avventura militare di stampa neocoloniale: sia quella perpetrata in Libia, sia quella tuttora incombente sulla Siria;

14-condannano ogni tentativo di destabilizzare la Russia ed altre repubbliche dell’area e il sostegno al governo golpista dell’Ucraina, di cui sono parte integrante partiti e movimenti a carattere esplicitamente neonazista;

15-ritengono vada assolutamente impedita la firma del trattato di libero scambio attualmente in discussione tra Unione Europea e Stati Uniti (Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP), che rafforzerebbe ulteriormente i legami euro-atlantici all’insegna del campo libero lasciato in Europa alle grandi multinazionali statunitensi;

16-sono favorevoli a uno sviluppo dei commerci e delle relazioni pacifiche del nostro Paese con le grandi realtà emergenti del panorama internazionale: a cominciare da Russia, Cina, India, Vietnam, Brasile, Sudafrica, Cuba ed altri Paesi non allineati di Asia, Africa e America Latina;

17-si battono per lo scioglimento della Nato e la costituzione di un sistema continentale di sicurezza europea, che comprenda tutti i paesi del continente e dell’area mediterranea, Russia compresa; quest’ultima non va considerata un paese nemico, ma un paese con cui stabilire rapporti proficui di cooperazione pacifica.

I Comunisti Italiani, infine, ritengono che per attuare politiche che difendano il lavoro, la pace e la libertà in Italia e in Europa sia essenziale:

18-rafforzare il Gruppo della sinistra unitaria europea (Gue-Ngl) all’interno del Parlamento Europeo e il suo carattere confederale, di cui fanno parte unitariamente tutte le forze comuniste dell’Ue, nel rispetto della sovranità e dell’indipendenza di ogni forza politica che vi appartiene;

19-rafforzare i legami tra i partiti e i movimenti comunisti, anti-capitalisti, antimperialisti e progressisti che si battono contro le politiche dell’Unione Europea e della Nato, dentro e fuori i confini dell’Unione.

 

20.Nella situazione italiana ci proponiamo di unire i comunisti – su basi di affinità politica, programmatica, ideale e di collocazione internazionalista – in un’unico partito comunista, che si ispiri alla migliore tradizione del PCI, attualizzandola: capace di superare divisioni e frammentazioni di questi anni, aperto ad una politica unitaria con tutte le forze della sinistra, che bandisca ogni settarismo e subalternità, per poter tornare così a rappresentare e difendere i lavoratori, sostenendone le lotte sociali, politiche e sindacali e garantendone una adeguata rappresentanza nelle istituzioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
solidali appello
 
 
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VENERDI 21 MARZO ALLE ORE 21,00  In Via G.RODARI 10 VARESE ( zona ospedale nuovo), è convocato il DIRETTIVO PROVINCIALE DEL PARTITO con il seguente ordine del giorno:-esclusione del nostro partito dalla lista Tsipras,-elezioni amministrative;
-tesseramento;
-varie ed eventuali:Data  la gravità della situazione  si auspica una viva partecipazione. Fraternamente saluto, il  Segretario Provinciale Cosimo Cerardi.
com. naz. lista tsipras
 
 
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fgci e marchionne
 
 
 
 
 
 
 
sala lettura BERLINGUER
sala lettura BERLINGUER
comunista
bollettino_1
http://www.comunisti-italiani.it/upload/dl/Dipartimento_Organizzazione/Manifesti/bollettino_1.pdf

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bologna_250114

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pdci 1921

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Mercoledì  15 gennaio, ore 20,30 , presso  la cooperativa Belforte di Varese , è convocata la la direzione provinciale del Pdci, con il seguente o.d.g:
preparazione dell’iniziativa provinciale per il 93° della nascita del Partito Comunista Italiano;
proposte organizzative in vista delle prossime  elezioni;
chiusura del tessaramento del 2013;
varie ed eventuali.

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Giovedì 9 gennaio, ore 15,30 , presso  la coperativa di Arnate (Gallarate), è convocata la la Segreteria provinciale del Pdci

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locandina assemblea quadri

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“L’AUGURIO DI PROCACCINI A BERSANI” Inviato da : redazione | Domenica 05 Gennaio 2014 – 18:30 “Sono molto dispiaciuto per il malore che ha colpito l’onorevole Bersani. Sono convinto che la sua forte fibra gli consentirà di superarlo e di riprendersi presto. Voglio augurare a lui ed al suo partito, il Pd, una pronta guarigione perché possa tornare presto al suo lavoro. Esprimo l’affettuosa vicinanza, mia e del Partito dei Comunisti Italiani, alla sua famiglia ed a tutti i suoi cari”. E’ l’augurio che il segretario dei Comunisti Italiani, Cesare Procaccini, rivolge a Pier Luigi Bersani appena avuta notizia del suo malore.

 

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Stefano Barbieri, resp. Lavoro Pdci: “Con le Rsu contro la riforma Fornero” Inviato da : redazione | Sabato, 14 Dicembre 2013 – 15:41

Care Compagne e cari compagni, voglio sottolinearvi una iniziativa di lavoratori e lavoratrici che io giudico di straordinaria importanza. Facendo riferimento anche agli ultimi dati dell’Ocse che certificano come la riforma Fornero abbia impoverito (più di quanto non lo fossero già) le future pensioni di chi oggi è precario, un gruppo di lavoratori che da tempo questo allarme lo ha già colto, si organizza per contrastare quella legge: sono Rsu (quindi Cgil, Cisl e Uil, con adesioni di altri sindacati) che attraverso un gruppo su Facebook e una serie di riunioni si stanno mobilitando contro la Fornero.

Il gruppo si chiama «Rsu contro Riforma Pensioni Fornero», l’iniziativa è partita da un ordine del giorno approvato dalle Rsu della Electrolux di Susegana e, negli stessi giorni, da quelle della CgtCls, multinazionale francese che ha sedi anche in Italia. In pochi giorni hanno aderito decine e decine di Rsu un po’ di tutta Italia (ma in special modo del centro-nord), non solo del lavoro privato: adesioni anche nel pubblico, tra i vigili del fuoco, la vigilanza. E ci sono anche singole adesioni di Ugl, Cobas, Usb.
Il primo appuntamento calendarizzato dai promotori è per il 20 dicembre a Milano, ore 11: un’assemblea pubblica nella sede della Provincia, a cui, dai primi riscontri, dovrebbero aderire migliaia di lavoratori. Il gruppo può essere contattato su Facebook, o scrivendo a
rsucontrofornero@libero.it
Qui di seguito, la piattaforma di richieste avanzata al governo e al Parlamento, perché le iniquità della riforma Fornero vengano cancellate.
Si chiedono innanzitutto «meccanismi di flessibilità di uscita, per correggere l’allungamento dell’età pensionabile, che genera disoccupazione per i giovani e per i lavoratori anziani che vengono espulsi. Per i pensionati, si chiede «un tetto pensionistico interamente indicizzato a 5 mila euro lordi mensili, con il divieto di cumulo di lavoropensione oltre tale cifra, eliminando l’attuale mancato recupero dell’inflazione.
Per i lavoratori: il ripristino delle anzianità anagrafiche per l’accesso alla pensione di vecchiaia (60 anni per le donne e 65 per gli uomini). La possibilità di accedere volontariamente alla pensione di anzianità con 40 anni di contributi, la riduzione dell’età pensionabile per i lavori usuranti.
E ancora: l’eliminazione dei coefficienti automatici di innalzamento dell’età pensionabile; una strategia inclusiva, attraverso l’omogeneizzazione contributiva (da elevare gradualmente al 33% per tutti), la copertura contruibutiva pubblica dei periodi di disoccupazione involontaria e dell’attività di cura che ricade perlopiù sulle spalle delle donne; una limitazione della riduzione automatica del tasso di sostituzione, rimettendo in discussione i coefficienti di trasformazione che devono garantire pensioni decenti e che non provochino un impoverimento improvviso delle persone; possibilità di destinare volontariamente alla previdenza pubblica una quota dei contributi destinati alla pensione integrativa, in modo da aumentare il proprio montante contributivo.
Credo sia inutile sottolinearvi che queste rivendicazioni sono assolutamente in linea con quanto anche noi, come partito, abbiamo avanzato in termini di proposta politica anche nel nostro documento congressuale.
Naturalmente, come segreteria nazionale, abbiamo immediatamente aderito alla iniziativa  (saremo presenti a Milano nella giornata sopra indicata con una delegazione del Partito formata certamente dal sottoscritto e da altri compagni) come per altro hanno fatto altri partiti e associazioni della Sinistra, tranne il PD.
Vorrei però che comprendessimo tutti l’importanza di questo appuntamento che, in termini generali, mette a valore la necessità di ripresa del movimento dei lavoratori alla testa del conflitto sociale come anche noi chiediamo da tempo. Sottolineo inoltre che, in una stagione politica e sociale come quella che stiamo attraversando dove le piazze del Paese sono riempite da grillini e forconi di vario tipo che sembrano essere gli unici a voler interpretare il massacro sociale di un popolo ormai allo stremo, o la sinistra e le istanze del lavoro tornano ad essere protagonisti della politica o la degenerazione “a destra” del conflitto stesso è, secondo me, più che un rischio.
Per questo, dopo questa lunga premessa, sono a chiedere a tutti voi di provare ad organizzare la presenza alla manifestazione del 20 dicembre a Milano da parte soprattutto di RSU dei vostri territori che sono iscritti al partito o comunque vicini alle ns. posizioni, approfittando anche del fatto che i delegati presenti possono approfittare del permesso sindacale per l’assenza dal lavoro.
Provo ad essere ancora più esplicito: non siamo noi i promotori dell’iniziativa e a quella assemblea parleranno SOLO lavoratori RSU dei vari comparti lavorativi, ma abbiamo partecipato al ragionamento politico che sta dietro alla stessa e  alla costruzione dell’appuntamento in termini organizzativi e vogliamo garantire il contributo della nostra presenza attiva.
Questa iniziativa che parte da Mi, si svilupperà nel corso 2014, con iniziative nelle province, in cui il Pdci, con i suoi contatti locali con Rsu, deve contribuire da subito.
Quando sottolineiamo la necessità della costruzione dell’unità delle forze della sinistra che vogliono mettere al centro il tema del lavoro nell’agire politico, parliamo di fatto di “come stare” dentro a processi come quelli che possono nascere dall’appuntamento di cui vi sto parlando.
Vi chiedo quindi di dare corso, compatibilmente a quanto possibile da parte vostra a questa mia richiesta e se lo ritenete di tenermi informato.

Stefano Barbieri, Responsabile nazionale Lavoro Pdci

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DIREZIONE PROVINCIALE PDCI VARESE

pdci

Sabato 9 novembre 2013,
ore 15,00,
presso il circolo Arci Mentasti Via Montenero 15, Varese

riunione della

Direzione Provinciale del Pdci

con il seguente o.d.g.:

– elezione del Presidente della Commissione di Garanzia;

– proposta per la composizione della Segreteria Provinciale.

Il Sgr. Prov.
Cosimo Cerardi

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documento politico congresso pdci varese 7 luglio 2013

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 Care compagne, cari compagni,
è convocato per il giorno DOMENICA 7 LUGLIO alle ore 9,00 presso la Cooperativa di Belforte in viale Belforte 165 a Varese il Congresso provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, con il seguente o.d.g.:

1. nomina della Presidenza;
2. relazione del Segretario;
3. saluti degli ospiti;
4. dibattito sul documento congressuale e sugli emendamenti (che trovate in allegato);
5. conclusioni del compagno dalla Commissione Gestione e Regole;
6. votazioni sul documento e sugli emendamenti;
7. elezione degli organi dirigenti e dei delegati al Congresso nazionale.

Fraterni saluti,
il Segretario provinciale
Alberto Visco Gilardi

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Care compagne, cari compagni,
è convocata per il giorno

4 giugno alle ore 21, 15

presso la Cooperativa Arnatese in via Torino 64 a Gallarate

la riunione della Direzione provinciale

allargata a tutti gli iscritti

con il seguente o.d.g.:

1. situazione politica;
2. stato del Partito;
3. congresso nazionale del PdCI.

Certo della vostra partecipazione vi invio fraterni saluti,
Alberto Visco Gilardi

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-giovedì 21  febbraio 2013 dalle ore 21 chiusura della campagna elettorale di Claudio Brovelli presso la Biblioteca di Somma Lombardo in via Marconi

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http://www3.varesenews.it/politica/aperitivo-con-i-candidati-di-etico-255230.html

aperitivo

APERITIVO

per la presentazione della candidatura di

CLAUDIO BROVELLI

TATIANA BOSSI

alle elezioni regionali

nella lista   ETICO a SINISTRA

PER UN’ALTRA LOMBARDIA

   a sostegno di Umberto Ambrosoli candidato presidente del centro sinistra

SABATO 16 FEBBRAIO DALLE ORE 17,30

COOPERATIVA DI ARNATE

Gallarate, via Torino 64

interviene anche

Giuseppe MAFFIOLI, Segretario PdCI Gallarate

aperitivo

DA ARCHIVIO

 
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BOLLETTINO NAZIONALE
 
 

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….Verso il congresso
 
VII congresso (straordinario) i materiali Inviato da : redazione | Martedì, 04 Giugno 2013 – 15:54

Circolare a tutte le strutture del PdCI

IL DOCUMENTO POLITICO parte prima

IL DOCUMENTO POLITICO parte seconda

Il regolamento congressuale

scheda prenotazione
vouchers

CLICCA QUI>>>>>>>http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=8793

CLICCA QUI>>>>>>http://www.marx21.it/

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