di Maurizio Musolino, Comitato Centrale – Dip. Esteri PCI
Uno scenario che il PCI considera pericoloso e che nei prossimi giorni potrà registrare il coinvolgimento diretto del nostro Paese, attraverso l’utilizzo delle basi e la partecipazione dei nostri aerei ai bombardamenti. Uno schiaffo alla storia, che ha visto nel secolo scorso l’Italia protagonista di una criminale e brutale guerra coloniale proprio verso la Libia.
E’ questa la conseguenza del nostro far parte della Nato, una alleanza che sempre di più si caratterizza per il suo carattere aggressivo e di strumento per le politiche imperialiste e liberiste.
Il PCI – impegnato in questa estate in una campagna nazionale contro la Nato- fa appello a tutte le forze democratiche, anti-imperialiste e internazionaliste, per fermare questa nuova guerra e chiama ad una mobilitazione diffusa per indurre il governo Renzi al rispetto della nostra Costituzione. Quella stessa Costituzione che saremo tutti chiamati a difendere nel referendum del prossimo autunno. Fermiamo la guerra!
———————————
Com’era prevedibile, il nuovo attacco militare USA contro la Libia è cominciato. Il governo italiano ha già approvato i bombardamenti. A giorni, Sigonella potrà già essere la base di partenza dei raid USA e l’Italia è ad un passo dall’essere coinvolta sul piano militare.
Il PCI, che ha già avviato, sul piano nazionale, una campagna dal titolo inequivocabile (“Fuori l’Italia dalla NATO”), dice chiaramente “ NO” al nuovo intervento imperialista in Libia e invia a tutti i Coordinamenti nazionali provvisori un volantino da pubblicare nei siti, su facebook e far circolare in Rete; da utilizzare nelle piazze, nei mercati e nella mobilitazione contro la guerra.
Il periodo estivo non è dei più facili, ma – per l’importanza della questione – chiediamo ai compagni e alle compagne un sacrificio militante, affinché la linea del Partito contro la guerra sia fatta conoscere.
Fosco Giannini, responsabile nazionale Dipartimento Esteri